Milleproroghe: tutte le novità sul Fondo di garanzia

Rita Annunziata
23.2.2022
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Estesa l'operatività del Fondo di garanzia. Per i finanziamenti fino a 30mila euro, slitta fino a sei mesi il termine del rimborso del capitale maturato

Il testo, dopo aver ottenuto la fiducia della Camera, passa all’esame del Senato che dovrebbe approvarlo definitivamente entro la fine della settimana

Per esigenze legate al sostegno alla realizzazione di investimenti, la garanzia sarà concessa nella misura massima dell’80% per tutti i soggetti beneficiari

Le richieste pervenute al fondo di garanzia tra il 16 marzo 2020 e il 22 febbraio 2022 hanno raggiunto quota 2.616.495 per un valore complessivo che supera i 227,6 miliardi di euro

Novità in arrivo per le piccole e medie imprese. Il decreto Milleproroghe ha esteso l'operatività del Fondo di garanzia, rivedendo non solo le percentuali di copertura ma anche il termine di rimborso del capitale maturato.
Il testo, dopo aver ottenuto la fiducia della Camera, passa ora all'esame del Senato che dovrebbe approvarlo definitivamente entro la fine della settimana. Stando al comma 4-bis introdotto dalla legge di conversione all'articolo 3 del Milleproroghe, dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022 la garanzia del fondo sarà dunque concessa nella misura massima dell'80% dell'importo dell'operazione finanziaria per le aziende con il maggior profilo di rischio (vale a dire quei soggetti che rientrano nelle fasce 3, 4 e 5 del modello di valutazione del Fondo di garanzia) e nella misura massima del 60% a favore delle imprese meno in difficoltà (che rientrano nelle fasce 1 e 2 dello stesso modello).
Per esigenze legate al sostegno alla realizzazione di investimenti, la garanzia sarà concessa nella misura massima dell'80% per tutti i soggetti beneficiari, indipendentemente dalla fascia di appartenenza. Tra l'altro, la scadenza del pagamento dei prestiti fino a 30mila euro garantiti dal Fondo (il cui termine iniziale di rimborso del pagamento è previsto nel corso del 2022) potrà slittare fino a un periodo massimo di sei mesi, fermi restando gli obblighi di segnalazione e prudenziali.

Intanto, stando agli ultimi dati pubblicati dalla task force liquidità (cui fanno parte il ministero dell'Economia e delle finanze, il ministero dello Sviluppo economico, Banca d'Italia, l'Associazione bancaria italiana, Mediocredito centrale e Sace) nella giornata del 23 febbraio, le richieste di garanzia pervenute al fondo tra il 16 marzo 2020 e il 22 febbraio 2022 hanno raggiunto quota 2.616.495 per un valore complessivo che supera i 227,6 miliardi di euro. Come si legge nella nota, si parla di “garanzie a favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti”. Nel dettaglio, le domande relative alle misure introdotte dai decreti “Cura Italia” e “Liquidità” sono 2.598.243 per un importo finanziato che sfiora i 225,9 miliardi di euro.

Le richieste relative ai finanziamenti fino a 30mila euro, che possono essere erogate anche prima di ottenere l'esito definitivo dell'istruttoria da parte del gestore, sono invece 1.180.850 per circa 23 miliardi di euro. Le garanzie per moratorie di cui all'art. 56 del decreto “Cura Italia” sono 694.903 per un importo complessivo che si avvicina ai 27 miliardi. Infine, i prestiti garantiti nell'ambito di “Garanzia Italia” di Sace (la società per azioni del gruppo italiano a partecipazione pubblica Cassa depositi e prestiti) ammontano a 32,9 miliardi di euro per 4.581 operazioni.
Giornalista professionista, è laureata in Politiche europee e internazionali. Precedentemente redattrice televisiva per Class Editori e ricercatrice per il Centro di Ricerca “Res Incorrupta” dell’Università Suor Orsola Benincasa. Si occupa di finanza al femminile, sostenibilità e imprese.

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