Le revisioni al rialzo o al ribasso delle prospettive di crescita evidenziano già come la disomogenea distribuzione dei vaccini inciderà sulle diverse aree economiche
Monitorare l’andamento delle vaccinazioni offre un’anticipazione sui potenziali rischi sanitari ed economici della Delta e delle altre varianti che potrebbero subentrare in futuro
Prevenire una nuova emergenza sanitaria è la premessa necessaria per scongiurare il rischio di nuove restrizioni al movimento delle persone e i relativi impatti sui consumi. Per questo la vaccinazione ha una rilevanza importante sulla crescita economica e, prevedibilmente, anche sull’andamento dei mercati dei vari Paesi.
“La ripresa globale si divide in due blocchi”, ha scritto il Fmi nel suo ultimo Economic Outlook, “un blocco che potrà aspettarsi un’ulteriore normalizzazione dell’attività nel corso di quest’anno (quasi tutte le economie avanzate) e un altro che dovrà ancora lottare con le prospettive di una recrudescenza delle infezioni e di un aumento del numero di morti per Covid”.
Il caso più emblematico è quello indiano: solo il 7,1% della popolazione ha completato la vaccinazione, un dato nettamente inferiore rispetto alla media mondiale del 14,1%. Per il Paese, il Fmi ha tagliato di ben tre punti le prospettive di crescita per il 2021 (anche se si parla pur sempre di un tasso atteso del +9,5%). Anche in Cina, per la quale sono disponibili i dati solo sulla prima dose (l’ha ricevuta il 28% della popolazione) le previsioni di crescita si sono raffreddate dall’8,4 all’8,1%.
Fra le grandi economie è indietro nelle vaccinazioni anche il Giappone, nel quale è completamente vaccinato il 26,5% della popolazione. Qui il Fmi ha tagliato le previsioni di mezzo punto, con un tasso di crescita del atteso del 2,8% nel 2021. Anche Corea del Sud, Argentina e Australia, in termini di copertura delle vaccinazioni risultano problematiche con tassi intorno al 13,5%, mentre in Russia si sale al 16,2%. In Brasile, uno fra i Paesi più colpiti dal Covid dall’inizio della pandemia, la copertura è del 18,4%.
In linea generale, le prospettive di crescita e i rischi per i mercati relativi all’incognita varianti, volgono al ribasso soprattutto in America Latina, in Africa e nell’Asia meridionale e sudorientale.
Anche le precedenti previsioni della Banca Mondiale, pubblicate a giugno, avevano evidenziato il ruolo dei vaccini sull’andamento atteso dell’economia: i dieci Paesi con i tassi di vaccinazione più elevati sono previsti in crescita del 5,5%, in media, per il 2021, mentre i dieci paesi che si trovano nell’estremo opposto della classifica, cresceranno del 2,5%. Se si allarga lo sguardo alle previsioni prodotte lo scorso gennaio, si nota come nel caso degli Usa, le prospettive di crescita siano migliorate di molto, in seguito alla crescita dell’immunizzazione: a inizio anno la World Bank prevedeva una crescita del 3,5% per gli Stati Uniti, mentre a giugno la forecast è migliorata al 6,8% . E pochi giorni fa il Fmi ha ulteriormente migliorato la previsione al 7%.