“Siamo stati presi alla sprovvista dagli eventi e siamo stati costretti a fare ulteriori accantonamenti per far fronte nella maniera più serena possibile a nuovi rischi legali”
“Stiamo registrando buoni segnali dall’attività commerciale e dalla rete. È incoraggiante che nel trimestre l’andamento commerciale della banca sia migliorato nonostante i tempi difficili in cui ha lavorato”
Buone notizie sul fronte della solidità patrimoniale, in trend di miglioramento al 30/09/2020. Il common equity tier 1 ratio era del 12,9% (rispetto al 14,7% di fine 2019 e al 13,4% del 30 giugno 2020)
I volumi di raccolta complessiva del gruppo sono stati di 198 miliardi di euro. Un dato che riporta una crescita di 1,7 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2020, sia sulla raccolta indiretta (+0,9 miliardi di euro) sia su quella indiretta (+0,8 miliardi di euro). I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni, ammontano a 58 milioni di euro, includendo il contributo generato dalla partnership con AXA in ambito Bancassurance.
Il risultato operativo lordo del terzo trimestre si attesta quindi a 203 milioni di euro, in crescita (+8,8%) rispetto al secondo trimestre. Il margine di interesse è aumento del 3,8% grazie alla componente commerciale e ai benefici del tltro3. In crescita anche le commissioni (+9,6%). “Stiamo registrando buoni segnali dall’attività commerciale e dalla rete. È incoraggiante che nel trimestre l’andamento commerciale della banca sia migliorato nonostante i tempi difficili in cui ha lavorato. Il margine di interesse ha tenuto bene e i costi sono rimasti sotto controllo. Dopo il lockdown si è registrato un vero e proprio rimbalzo delle commissioni, aumentate del 10% sul secondo trimestre”, lo afferma il cfo Giuseppe Sica, durante la conference di presentazione dei risultati.
Il rapporto Npe lordo è dell’11,1%, in calo rispetto all’11,8% di giugno. Esso include gli effetti dell’operazione di scissione dei crediti deteriorati ad Amco. Cessione che dovrebbe perfezionarsi a inizio dicembre 2020. Al 30 settembre 2020 l’esposizione netta in termini di finanziamenti clientela deteriorati del gruppo era a 5,8 miliardi, dato stabile rispetto al 30 giugno 2020. “Se guardiamo al dato sui requisiti di capitale a giugno 2020 il mercato era soddisfatto di quel livello che era precedente alla chiusura dell’operazione Amco. Dopo la chiusura del deal il rapporto Npe si attesterà al 4%”, dice l’ad di Mps, Guido Bastianini.
Buone notizie sul fronte della solidità patrimoniale, in trend di miglioramento al 30/09/2020. Il common equity tier 1 ratio era del 12,9% (rispetto al 14,7% di fine 2019 e al 13,4% del 30 giugno 2020). Il total capital ratio era invece pari a 16,2% (rispetto al 16,7% di fine 2019 e al 16,0% del 30 giugno 2020). Quanto alle “comfort letter” delle banche d’affari necessarie per l’emissione di un bond At1 da parte di Mps nell’alveo dell’operazione Amco, il ceo Bastianini dice che “ci siamo impegnati a inviare le lettere alla Bce dopo il 10 di novembre”.