Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Intesa Sanpaolo al 14 febbraio 2020 (pari a 2,502 euro), giorno di lancio dell’ops, l’offerta si attesta adesso a 4,824 per azione Ubi Banca. Il premio è dunque del 44,7%
Per gli azionisti di Ubi Banca, ciò si traduce in circa 80 milioni di euro in contanti. Il numero delle azioni (1,7 Intesa per 1 Ubi, resta lo stesso)
Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni di Intesa Sanpaolo al 14 febbraio 2020 (pari a 2,502 euro), giorno di lancio dell’ops, l’offerta si attesta adesso a 4,824 per azione Ubi Banca. Il premio è dunque del 44,7% rispetto a febbraio.
Per gli azionisti di Ubi Banca, ciò si traduce in circa 80 milioni di euro in contanti. Denaro che – in caso di adesione – le fondazioni della compagine azionaria della banca bresciana potranno adoperare a sostegno delle erogazioni alle comunità locali. A questi si aggiungono circa 310 milioni di euro per le famiglie e gli imprenditori dei territori interessati.
Le motivazioni ufficiali dietro all’aumento del prezzo Intesa-Ubi
Nella sua nota ufficiale, Intesa Sanpaolo spiega che il fine ultimo dell’operazione è quello di generare benefici per tutti i portatori di interesse. La banca ribadisce la sua ambizione a occupare sempre più un ruolo motore della crescita sostenibile e inclusiva per essere punto di riferimento per la sostenibilità e la responsabilità sociale. Il territorio natale di Ubi è stato ed è quello più colpito dalla crisi covid, e Intesa ha ritenuto di inglobare nei termini dell’offerta la sua problematica situazione. L’intenzione dell’istituto guidato da Carlo Messina è quella di non pesare con “ulteriori effetti divisivi, seppure non intenzionali” sul territorio in cui si concentrano gli azionisti retail e più in generale gli stakeholder di Ubi.
Gli obiettivi immutati di Ca’ de Sass nelle parole di Carlo Messina: raggiungere un utile netto di almeno 5 miliardi di euro nel 2022 e distribuire ai propri azionisti dividendi elevati e sostenibili. Accelerare l’abbattimento della quota dei crediti deteriorati senza costi per gli azionisti. Infine, confermare l’elevata solidità patrimoniale della banca, con un common equity ratio previsto a un livello superiore al 13%.