L’utile netto contabile di gruppo nel terzo trimestre si è attestato a 1,1 miliardo
I costi sono pari a 2,5 miliardi, in calo dell’1,8% rispetto a settembre 2018
La raccolta da clientela di gruppo ha raggiunto i 417,2 miliardi a fine settembre 2019 (+4,6% rispetto all’anno scorso, +1,7% rispetto al precedente trimeste). Le commissioni sono cresciute del 3%. Le attività finanziarie totali sono cresciute di 14,3 miliardi rispetto allo scorso trimestre e sono pari a 781,6 miliardi. La raccolta gestita è cresciuta a 195,9 miliardi, in aumento di 4,7 miliardi o 2,4% trimestre su trimestre. La raccolta amministrata è aumentata del 2,2% rispetto allo scorso trimestre.
La cessione delle quote Mediobanca
È del 6 novembre la comunicazione che riguarda la vendita attraverso un accelerated bookbuilding, dell’8,4% di Mediobanca. Il corrispettivo dell’operazione è stato di circa 785 milioni di euro, derivanti dalla cessione di 74,5 milioni di azioni ordinarie al prezzo di 10,53 euro per azione. Numerose le polemiche che ancora una volta, dopo la cessione di Fineco di quest’estate, sostengono che la dirigenza voglia recidere i legami del gruppo Unicredit con l’Italia e guardare all’Europa per una possibile fusione.
“I risultati trimestrali si confermano ancora una volta solidi, abbiamo eseguito con successo Transform 2019 – ha poi commentato l’ad Jean Pierre Mustier a proposito del piano di ristrutturazione – Grazie alle nostre azioni proattive e decise abbiamo già raggiunto i nostri obiettivi chiave o comunque li supereremo entro la fine di quest’anno. Sono grato a tutto il team di UniCredit, che ha lavorato instancabilmente per assicurare il successo del nostro piano strategico, facendo sì che UniCredit sia e rimanga un vincitore paneuropeo.
Il risultato netto del terzo trimestre, senza componenti non ricorrenti, pari a 1,1 miliardi di euro, in crescita del 25,7 per cento rispetto all’anno precedente rettificato, è stato ancora una volta uno dei migliori trimestri raggiunti in un decennio. Il trimestre ha beneficiato di solide dinamiche commerciali, di forti ricavi da negoziazione e della nostra attenzione alla gestione disciplinata dei costi, che continua a produrre risultati.
Confermiamo il miglioramento delle esposizioni creditizie deteriorate lorde della Non Core che saranno inferiori a 10 miliardi di euro alla fine del 2019 mentre il rapporto tra crediti deteriorati lordi e il totale crediti lordi del Group Core si attesta ora ad un livello basso di 3,6%. Dal lancio di Transform 2019, le esposizioni creditizie deteriorate lorde di Gruppo sono scese di quasi 50 miliardi”.