Gabriele Bei, ceo del gruppo Azimut: “Prosegue anche nel mese di giugno il trend positivo di raccolta che da inizio anno ha raggiunto i 12 miliardi di euro”
Fineco registra una raccolta netta nel mese di giugno sui 796 milioni di euro senza far ricorso a politiche commerciali di breve periodo
Banca Generali raggiunge il target di raccolta netta prevista nel piano industriale triennale 2019-2021 di 14,5 miliardi complessivi
Azimut, primo semestre da 12 miliardi di euro
Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato tocca a fine mese i 75,7 miliardi, di cui 51,3 miliardi di masse gestite. Non fa da meno l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker, sia per il gruppo che per le sue divisioni, con 96 nuovi ingressi nel semestre (per un totale di 1.842 professionisti). “Prosegue anche nel mese di giugno il trend positivo di raccolta che da inizio anno ha raggiunto i 12 miliardi di euro, indice di una sostenuta richiesta di consulenza finanziaria che trova risposta nell’ampia gamma di soluzioni di Azimut a disposizione dei nostri consulenti finanziari e che si traduce per i nostri clienti in una performance media ponderata netta di 5,5% da inizio anno”, osserva Gabriele Bei, ceo del gruppo. “Cresce ancora il contributo del network internazionale che oggi rappresenta il 37% dell’intero patrimonio di gruppo”.
Fineco, migliora la componente gestita
Lascia lo scettro ad Azimut ma conferma il proprio percorso di crescita Fineco, con una raccolta netta nel mese di giugno sui 796 milioni di euro (contro i 734 milioni di maggio) senza far ricorso a politiche commerciali di breve periodo. Migliora la componente gestita a 645 milioni nel mese, pari all’81% della raccolta netta. La componente amministrata invece è pari a 28 milioni di euro e la diretta a 123 milioni. Guardando al primo semestre dell’anno nel complesso, la raccolta netta ha toccato i 5,8 miliardi di euro, con il gestito sui 4 miliardi (contro i 4,3 miliardi dell’intero 2020). Positivo l’intervento di Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale dell’istituto, che ribadisce un “dato di raccolta particolarmente significativo, con un risultato notevole della componente gestita” a conferma – spiega – “dell’efficacia di una strategia volta a stimolare la costruzione di asset allocation diversificate, efficienti e di qualità”.
Generali, Mossa: “Primo semestre da record”
Segue Banca Generali, che registra una raccolta netta nel mese di giugno positiva per 729 milioni di euro, portando il valore cumulato da inizio anno a 3,8 miliardi. Un risultato che, spiega l’istituto in una nota, ha consentito di raggiungere già il target di raccolta netta prevista nel piano industriale triennale 2019-2021 di 14,5 miliardi complessivi. Le soluzioni gestite, in particolare, salgono a 540 milioni di euro (per un totale nel semestre di 2,5 miliardi). Il risparmio amministrato, invece, si attesta sui 324 milioni di euro. “Un altro mese molto forte per la banca che ha chiuso il primo semestre con dati record per la struttura esistente sia per dimensione che per qualità della raccolta”, interviene Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali. “La squadra continua a crescere sia con profili di esperienza sia con nuove leve che sposano un progetto di crescita fondato su qualità del servizio, innovazione e sostenibilità. In un clima di cautela per i picchi toccati dai mercati e per le complessità di alcuni investimenti, guardiamo con fiducia al proseguimento della raccolta per la seconda parte dell’anno”.
Mediolanum: oltre il target di 100 miliardi di masse
Chiude il cerchio Banca Mediolanum, con una raccolta netta totale nel mese sui 687 milioni di euro e un totale da inizio anno che sfiora i 4,7 miliardi. La raccolta netta in risparmio gestito si porta sui 482 milioni, contro i 761 milioni di maggio, mentre quella in risparmio amministrato si attesta sui 205 milioni (dagli 81 milioni del mese precedente). “Tengo innanzitutto a sottolineare che a fine giugno abbiamo conseguito e superato il traguardo dei 100 miliardi di masse”, commenta il numero uno dell’istituto, Massimo Doris. “E questo anche grazie al contributo determinante della raccolta, nonostante il mese sia stato caratterizzato da forti flussi in uscita per il pagamento delle imposte pari a quasi 200 milioni”, spiega. Poi conclude: “Con la stessa spinta, il business del credito ha raggiunto 1,9 miliardi di nuove erogazioni alla clientela nel semestre, con un significativo incremento di quasi il 40% sul 2020. E anche la raccolta di polizze protezione prosegue a ritmo sostenuto”.