Mps, 178 miliardi di raccolta. La corsa ai Btp spinge l’amministrato

I volumi di raccolta diretta risultano pari nel semestre a 84,1 miliardi di euro, mentre la raccolta indiretta commerciale si attesta sugli 83,7 miliardi
Lovaglio: “Restiamo al primo posto della classifica di Assogestioni per la raccolta netta delle gestioni patrimoniali, a conferma ancora una volta della nostra solidità”
Mps batte le attese sul semestre con un utile netto di 619 milioni di euro, circa dodici volte il risultato dello stesso periodo dello scorso anno (53 milioni). “Siamo ben oltre il punto di svolta della nostra strategia e sulla strada per superare un miliardo di utili entro la fine dell’anno”, commenta il ceo Luigi Lovaglio in call con gli analisti. “Il Cet1 ratio al 15,9% conferma la capacità della banca di generare capitale in maniera organica”, aggiunge. “Stiamo viaggiando davvero alla velocità giusta e possiamo ulteriormente accelerare sul raggiungimento dei nostri obiettivi”.
Analizzando i risultati patrimoniali del gruppo al 30 giugno 2023, emerge come i volumi di raccolta complessiva siano risultati pari a 178,8 miliardi di euro, ovvero un miliardo in più rispetto al primo trimestre di cui +0,9 miliardi di raccolta indiretta. L’aggregato risulta in aumento anche rispetto alla fine dello scorso anno (+4,4 miliardi di euro) grazie sia alla crescita della raccolta diretta (+2,1 miliardi) che di quella indiretta (+2,3 miliardi). I volumi di raccolta diretta risultano infatti pari nel semestre a 84,1 miliardi di euro, mentre la raccolta indiretta commerciale si attesta sugli 83,7 miliardi. Il risparmio amministrato cresce di +1,6 miliardi di euro rispetto al 31 marzo 2023, una dinamica innescata dal rinnovato interesse della clientela per i titoli di Stato, anche a seguito del rialzo dei rendimenti. Il risparmio gestito (+0,3 miliardi) beneficia invece dell’effetto mercato positivo, si legge nella nota diffusa da Montepaschi.
Mps al 1° posto della classifica di Assogestioni
“I volumi della raccolta indiretta mostrano una tendenza positiva, con un aumento del +2,3% sul trimestre precedente che fa crescere lo stock del +7,1% da inizio anno”, racconta Lovaglio. “Restiamo inoltre al primo posto della classifica di Assogestioni per la raccolta netta delle gestioni patrimoniali, a conferma ancora una volta della solidità della nostra rete”, continua l’amministratore delegato. “Passando alle commissioni, se consideriamo il livello complessivo delle commissioni trimestrali, delle commissioni bancarie totali e delle commissioni di wealth management, osserviamo una dinamica positiva del +2%, che viene da un +4,3% di crescita delle commissioni bancarie su base omogenea e un +2,3% delle commissioni di gestione. Notiamo inoltre una certa resilienza delle commissioni di continuing mentre quelle iniziali risentono ancora della volatilità di mercato e della preferenza dei clienti per gli investimenti in titoli a reddito fisso. Dinamica analoga si osserva sui sei mesi”, spiega Lovaglio.
Mps, ricavi complessivi per 1,8 miliardi di euro
Passando ai risultati di conto economico, si nota come i ricavi complessivi (1.851 milioni di euro) risultino in crescita del +19,2% nel semestre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il margine di interesse risulta pari a 1.083 milioni di euro, ovvero +64,4% sui primi sei mesi del 2022. Gli oneri operativi toccano i 914 milioni di euro, in contrazione del -14,9%. Nel dettaglio, le spese per il personale (574 milioni di euro) registrano una flessione del -19,4%, beneficiando anche delle 4.000 uscite finalizzate a dicembre dello scorso anno. Le altre spese amministrative, pari a 253 milioni di euro, calano del -5,6% rispetto al 30 giugno 2022 e del -10,5% su base trimestrale. “La disciplina dei costi è al centro della nostra strategia, perché vogliamo essere pronti a sostenere, con ulteriori guadagni di efficienza, la nostra redditività operativa quando i tassi di interesse si normalizzeranno”, dichiara Lovaglio. Per effetto di queste dinamiche, il risultato operativo lordo del gruppo ammonta a 937 milioni di euro, in crescita del +95,9% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Il risultato operativo netto risulta infine pari a 734 milioni di euro, contro i 255 milioni dei primi sei mesi del 2022.
Margine di interesse a 2,1 miliardi a fine anno
“Riteniamo che i risultati conseguiti nella prima metà dell’anno ci rendano fiduciosi per una guidance sul margine di interesse superiore ai 2,1 miliardi a fine anno”, stima il ceo. “Le commissioni dovrebbero essere superiori a 1,3 miliardi, contando sulla resilienza delle commissioni bancarie e sugli sviluppi positivi del wealth management. L’utile ante-imposte dovrebbe invece superare il miliardo, mentre la guidance del Cet1 ratio fully loaded è circa al 16,5%”, aggiunge. Poi conclude: “Sono fermamente convinto del fatto che questi risultati e gli obiettivi ambiziosi a fine anno siano l’effetto di un nuovo atteggiamento conquistato dalla banca che ora, nella sua operatività giornaliera, vanta una buona posizione competitiva, focalizzandosi su servizi e soluzioni per i clienti. È da questo atteggiamento che quest’organizzazione può generare valore sostenibile per tutti gli stakeholder e creare la base per una giusta valutazione da parte del mercato”.