Fineco, utile +45% nel primo trimestre

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Il ringraziamento dell’ad Foti per i risultati raggiunti in un così difficile momento di mercato: “La solidità dei dati di raccolta conferma il gradimento dei clienti per la customer experience della banca, mentre il brokerage ha sfruttato a pieno la fase di mercato eccezionalmente volatile grazie anche alla solidità dell’infrastruttura tecnologica

Utile netto rettificato: 92,2 milioni di euro (+45,4% a/a)

Ricavi totali: 201,3 milioni di euro (+27,2% a/a)

Costi operativi: 66,5 milioni di euro (+1,9% a/a)

I Ricavidel primo trimestre 2020 ammontano a 201,3 milioni, in crescita del 27,2% rispetto ai 158,2 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente e del 19,2% rispetto ai 168,8 milioni del quarto trimestre 2019, grazie principalmente al contributo delle commissioni nette e del risultato di negoziazione, coperture e fair value. Il margine di interesse si attesta a 68,1 milioni registrando una flessione del 3,2% rispetto ai 70,4 milioni al 31 marzo 2019 e del 2,3% rispetto ai 69,7 milioni di euro del quarto trimestre 2019, dovuto principalmente alla discesa dei tassi d’interesse di mercato. Il tasso medio attivo relativo all’attivo fruttifero è stato pari all’1,08% nel primo trimestre 2020 rispetto all’1,26% del primo trimestre 2019 e all’1,11% del quarto trimestre 2019.

Le commissioni nette al 31 marzo 2020 ammontano a 105 milioni ed evidenziano un incremento del 35,8% rispetto ai 77,4 milioni al 31 marzo 2019 e del 27,7% rispetto ai 82,3 milioni del quarto trimestre 2019.
L’incremento è riconducibile principalmente all’aumento delle commissioni nette relative all’area brokerage (+90,8% anno su anno e +69,9% rispetto al trimestre precedente) grazie all’aumento della volatilità nei primi tre mesi del 2020 e alla rivisitazione dell’offerta, e all’area Investing (+12,1% a/a e +8,5% t/t), grazie alla maggiore incidenza dei guided products and services” e al contributo di Fineco Asset Management.

I costi operativi dei primi tre mesi del 2020 si confermano sotto controllo a 66,5 milioni, in aumento dell’1,9% a/a principalmente per effetto dell’aumento delle spese per il personale. Il cost/income ratio al netto delle poste non ricorrenti1 è pari al 33,0%, in linea a/a. Il confronto con il quarto trimestre 2019 (+3,2% t/t) risente della stagionalità riconducibile principalmente ai contributi versati per l’attività svolta dai consulenti finanziari. I contributi Enasarco, infatti, prevedono un importo massimo annuo che viene raggiunto prevalentemente nei primi mesi dell’anno e i contributi Firr (Fondo indennità risoluzione rapporto) prevedono aliquote decrescenti al raggiungimento di determinati scaglioni.

Le Spese per il personale ammontano a 24 milioni (+10,9% a/a e +1,9% t/t) per effetto, principalmente, dell’aumento del numero dei dipendenti passato a 1.237 del 31 marzo 2020 da 1.168 al 31 marzo 2019 a 1.225 al 31 dicembre 2019, anche per la progressiva internalizzazione di alcuni servizi a seguito dell’uscita dal Gruppo UniCredit.

Il Risultato di gestione si attesta a €134,8 milioni, in crescita del 45,1% a/a e del 29,1% t/t.
Gli Altri oneri e accantonamenti del 1° trimestre 2020 sono pari a €1,1 milioni, in crescita del 14,6% a/a e in calo del 68,2% t/t. Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano a 1 milione. Il cost of risk è pari a 14 punti base. L’Utile lordo si attesta a €32,6 milioni, in crescita del 47,3% rispetto ai 90 milioni del primo trimestre 2019 e del 30,8% rispetto ai 101,4 milioni del quarto trimestre 2019. L’Utile netto di periodo è pari a 92,2 milioni ed evidenzia un incremento del 45,4% a/a e del 28,9% t/t.

Asset finanziari e raccolta netta

I total financial assets al 31 marzo 2020 si attestano a 75,9 miliardi, in crescita del 2,4% rispetto a marzo 2019. Il saldo della raccolta gestita risulta pari a 35,5 miliardi, in flessione dell’1,3% a/a, il saldo della raccolta amministrata risulta pari a 13,5 miliardi (-11,2% a/a), il saldo della raccolta diretta risulta pari a 26,9 miliardi (+17,4% a/a) grazie alla continua crescita della base di nuovi clienti e dei depositi “transazionali”.

In particolare, i tfa riferibili alla clientela nel segmento private banking, ossia con asset superiori a 500mila euro, si attestano a 28,8 miliardi, stabili rispetto al 31 marzo 2019 (-0,7% a/a).

Nel primo trimestre 2020 la raccolta è stata pari a 2.115 milioni (+23,6% a/a), confermando il trend di crescita di Fineco anche in una fase molto complessa e ottenuta senza fare ricorso a politiche commerciali di breve periodo. L’asset mix riflette sia l’approccio flessibile e trasparente della piattaforma aperta e multicanale di Fineco, sia l’elevata volatilità presente sul mercato: la raccolta in risparmio gestito è stata negativa per 234 milioni nel trimestre, quella amministrata a 1.013 milioni mentre la raccolta diretta è stata pari a 1.335 milioni.

Da inizio anno la raccolta in guided products & servicesè stata pari a 253 milioni, confermando l’apprezzamento da parte della clientela. L’incidenza di questi prodotti rispetto alle masse totali è salita al 72% rispetto al 68% di marzo 2019.  Al 31 marzo 2020 la rete dei consulenti finanziari è composta da 2.557 unità distribuita sul territorio nazionale con 397 negozi finanziari (Fineco Center). La raccolta nei primi tre mesi dell’anno tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 1.919 milioni (+25,2% a/a). Al 31 marzo 2020 Fineco Asset Management gestisce masse per 12,4 miliardi, di cui 7,6 miliardi relativi a classi retail e circa 4,7 miliardi relativi a classi istituzionali. Nei primi tre mesi del 2020 sono stati acquisiti 22.311 nuovi clienti. Il numero dei clienti totali al 31 marzo 2020 è di circa 1.364.000, in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Alessandro Foti – amministratore delegato e direttore generale Fineco Bank
“I risultati estremamente positivi realizzati nei primi tre mesi dell’anno mostrano l’efficacia del modello di business di Fineco, che grazie alla capacità di diversificare i ricavi sta evidenziando tutta la sua forza – ha commentatoAlessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale di FinecoBank – La solidità dei dati di raccolta conferma il gradimento dei clienti per la customer experience della banca, mentre il brokerage ha sfruttato a pieno la fase di mercato eccezionalmente volatile grazie anche alla solidità dell’infrastruttura tecnologica. L’affermarsi nella società della digitalizzazione a cui stiamo assistendo offre grandi opportunità alla Banca per accelerare la propria crescita: Fineco non è diventata digitale, ma lo è nata, e oggi è posizionata al meglio per assecondare questo trend”.

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