Fideuram Ispb si posiziona tra i principali operatori europei del private banking per patrimonio totale amministrato
L’attività delle reti distributive ha registrato la migliore performance commerciale di sempre, realizzando una raccolta netta di oltre 11,9 miliardi, in crescita del 35%
Corcos (ad): “Siamo un modello di servizio sostenibile capace di generare valore nel tempo”
Nuovi record per Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking, che nei primi 9 mesi del 2021 ha superato i 330 miliardi di euro di masse amministrate, raggiungendo così il livello più elevato registrato nella storia del gruppo, e confermandosi come la prima private bank del Paese e tra le prime in Europa, con una raccolta netta di oltre 11,9 miliardi, miglior performance di sempre.
“A quest’ultimo risultato ha contribuito l’importante componente del risparmio gestito, grazie all’attività dei nostri professionisti capaci di orientare i risparmiatori verso prodotti e servizi a elevato contenuto strategico, proponendo una gestione equilibrata, differenziata e personalizzata dei loro patrimoni”, ha spiegato Tommaso Corcos, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, aggiungendo che “gli straordinari risultati dimostrano come il nostro sia un modello di servizio sostenibile capace di generare valore continuo nel tempo, grazie alla competenza e alla forza delle nostre reti, in Italia e all’estero”.
Nel dettaglio la private bank del gruppo Intesa Sanpaolo ha riportato a fine di settembre 2021 330,9 miliardi di
masse amministrate, in aumento del 9% (pari a 27,2 miliardi) rispetto al 31 dicembre 2020. Una crescita che è stata realizzata sia grazie all’eccellente risultato della
raccolta netta, pari a 11,9 miliardi, sia per effetto della
performance di mercato che ha inciso positivamente sui patrimoni per 15,3 miliardi.
L’analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito sia risultata di 213,6 miliardi (+ 8% dai 197,2 miliardi di fine 2020), pari al 65% delle masse amministrate.
L’utile netto consolidato è balzato del 42%, a 882 milioni. “Tale incremento include, per 164 milioni di euro, la plusvalenza netta realizzata con la cessione del ramo Banca depositaria e Fund Administration di Fideuram Bank (Luxembourg)”, precisa il gruppo in un comunicato, aggiungendo che “al netto di tale componente non ricorrente l’utile netto si sarebbe attestato a 718 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, rappresentando comunque il miglior risultato dei primi nove mesi di sempre”.
In flessione di 34 milioni, invece, il margine di interesse, che si è attestato a 161 milioni, principalmente per la minore redditività delle attività finanziarie derivante dal calo dei rendimenti di mercato.
Anche dal punto di vista dei coefficienti patrimoniali, la solidità del gruppo si conferma ampiamente al di sopra dei requisiti normativi richiesti. Infatti, il common equity tier 1 ratio è risultato pari al 17% e il total capital ratio pari al 17,2%.
Fideuram Ispb si posiziona tra i principali operatori europei del private banking per patrimonio totale amministratoL’attività delle reti distributive ha registrato la migliore performance commerciale di sempre, realizzando una raccolta netta di oltre 11,9 miliardi, in crescita del 35%Corcos (ad): “…