Nel febbraio del 1982 l’incontro a Portofino con Silvio Berlusconi e la nascita, con il supporto imprenditoriale e logistico del Gruppo Fininvest, di Programma Italia, poi trasformatasi in Mediolanum nel giugno del 1997
Nel 2008 Banca Mediolanum decise di tutelare i propri clienti intervenendo sulle polizze index linked collegate ai titoli Lehman. Ma ha anche ridotto unilateralmente lo spread sui mutui, per un beneficio totale di 65 milioni di euro
Nel 2008 il passaggio del testimone al figlio Massimo, da allora alla guida dell’istituto come amministratore delegato. Poi, il crac di Lehman Brothers e quei 120 milioni di euro rimborsati dai due azionisti di maggioranza di Banca Mediolanum, la famiglia Doris e il gruppo Fininvest. “Il miglior investimento della mia vita”, racconterà in più occasioni. Una mission, quella di essere concretamente vicino alla clientela, che il fondatore di Banca Mediolanum è stato in grado di trasmettere anche nei valori, nella cultura e nell’identità aziendale della banca. Basti ricordare le diverse iniziative solidali predisposte nel corso degli anni, dall’alluvione in Piemonte nel 1994 (quando fu stanziato un contributo a fondo perduto da 1 miliardo di lire) al terremoto in Emilia Romagna nel 2012 (quando furono devoluti 2 milioni di euro), per 230 milioni di euro complessivamente fino a oggi.
Appena due mesi fa, il Consiglio di amministrazione prese atto delle sue dimissioni dalla carica di presidente e amministratore. Un “passaggio formale”, nelle sue parole a Radiocor, in linea con la volontà di ridurre il suo impegno quotidiano nell’istituto. “Erano ormai almeno un paio di anni che meditavo di alzare il piede dall’acceleratore e avere un ruolo meno impegnativo”, aveva ammesso, raccontando dei “tanti progetti” in cantiere per gli anni a venire “non solo di business, a cominciare dal proseguire sempre più nella direzione della restituzione a chi ne ha bisogno, ai più deboli e meno fortunati”.
A dare l’annuncio della scomparsa sono stati la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo, che “in questi giorni di lutto” hanno fatto sapere di desiderare “mantenere uno stretto riserbo”. “Inguaribile ottimista, banchiere illuminato, pronto a fare la propria parte per il suo amato Paese”, le parole a lui dedicate in un comunicato stampa ufficiale della banca. “Uomo guidato da una fortissima fede cattolica e mosso da un sincero principio di restituzione: lascia un’eredità di valori e di visione che saranno sempre fonte d’ispirazione per Banca Mediolanum e per coloro che hanno conosciuto e collaborato con lui”. A omaggiarlo in una nota di cordoglio anche Silvio Berlusconi, che lo ricorda come “un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano. Un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno”. Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, racconta infine di un “banchiere illuminato e fortemente innovativo, attento e sensibile contemporaneamente alla crescita aziendale, dei clienti e dei collaboratori”.