Deutsche, la riorganizzazione potrebbe costare 5 miliardi

4.7.2019
Tempo di lettura: 3'
Secondo voci di stampa il piano di ristrutturazione della banca tedesca prevede la riduzione dell'investment banking e il taglio di circa 20 mila posti di lavoro. Il riassesto potrebbe però portare Deutsche a chiudere il 2019 in negativo
Per liberare risorse il ceo Christian Sewing starebbe valutando la richiesta di riduzione del Cet1 ratio alla Bce
Il Consiglio di Sorveglianza si riunirà il prossimo 7 luglio
Deutsche Bank verso un ambizioso programma di riassesto che prevede la riduzione dell'investiment banking e il taglio di circa 20 mila dipendenti. Il costo, secondo quanto riportato dal Financial Times, potrebbe arrivare a 5 miliardi. Una spesa importante che potrebbe portare la l'istituto tedesco a chiudere il 2019 in negativo, in contrasto con le previsioni degli analisti che invece parlano di utili per un miliardo circa.
Il ceo Christian Sewing per finanziare le operazioni esclude il ricorso a nuovi aumenti di capitale e valuta piuttosto di liberare risorse agendo sui requisiti patrimoniali. Secondo voci di stampa, Deutsche starebbe valutando di chiedere alla Bce di ridurre il Cet1 ratio dal 13 al 12,5%, con conseguente liberazione di circa 3,5 miliardi di capitale. Secondo il Wall Street Journal, in aggiunta, Sewing potrebbe vendere parte della divisione equity dell'investment banking. Tra le possibili candidate all'acquisto, Citigroup, Bnp Paribas e fondi di private equity. L'amministratore delegato, scrive Ft, è stato sottoposto a forti pressioni da parte degli azionisti per risolvere i problemi del ramo legato all'investment banking, che è stata la divisione di punta di Deutsche negli ultimi 20 anni.
Per chiarire i dettagli del piano di ristrutturazione sarà necessario attendere il 7 luglio, quando si riunirà il Consiglio di Sorveglianza per discutere le prossime mosse della banca tedesca. Sul tavolo ci sarà un piano di tagli al personale: secondo le indiscrezioni, Sewing avrebbe intenzione di tagliare circa 20 mila posti di lavoro, più di un quinto dei 91.500 dipendenti.
Oltre alla riduzione dei costi si è anche parlato della creazione di una bad bank da 50 miliardi per segregare gli attivi illiquidi e di 300 nuove assunzioni nel wealth management. Deutsche commenta le indiscrezioni ma rimane vaga: “Come abbiamo detto all'annual general meeting il 23 maggio, Deutsche Bank sta lavorando a misure per accelerare la sua trasformazione in modo da migliorare la sua redditività sostenibile. Aggiorneremo tutti gli stakeholder se e quando richiesto”.
I tagli
Il ceo Christian Sewing per finanziare le operazioni esclude il ricorso a nuovi aumenti di capitale e valuta piuttosto di liberare risorse agendo sui requisiti patrimoniali. Secondo voci di stampa, Deutsche starebbe valutando di chiedere alla Bce di ridurre il Cet1 ratio dal 13 al 12,5%, con conseguente liberazione di circa 3,5 miliardi di capitale. Secondo il Wall Street Journal, in aggiunta, Sewing potrebbe vendere parte della divisione equity dell'investment banking. Tra le possibili candidate all'acquisto, Citigroup, Bnp Paribas e fondi di private equity. L'amministratore delegato, scrive Ft, è stato sottoposto a forti pressioni da parte degli azionisti per risolvere i problemi del ramo legato all'investment banking, che è stata la divisione di punta di Deutsche negli ultimi 20 anni.
Per chiarire i dettagli del piano di ristrutturazione sarà necessario attendere il 7 luglio, quando si riunirà il Consiglio di Sorveglianza per discutere le prossime mosse della banca tedesca. Sul tavolo ci sarà un piano di tagli al personale: secondo le indiscrezioni, Sewing avrebbe intenzione di tagliare circa 20 mila posti di lavoro, più di un quinto dei 91.500 dipendenti.
Oltre alla riduzione dei costi si è anche parlato della creazione di una bad bank da 50 miliardi per segregare gli attivi illiquidi e di 300 nuove assunzioni nel wealth management. Deutsche commenta le indiscrezioni ma rimane vaga: “Come abbiamo detto all'annual general meeting il 23 maggio, Deutsche Bank sta lavorando a misure per accelerare la sua trasformazione in modo da migliorare la sua redditività sostenibile. Aggiorneremo tutti gli stakeholder se e quando richiesto”.