In Azimut c’è un forte impegno nel favorire la crescita di futuri professionisti della consulenza finanziaria e il passaggio generazionale all’interno della sua rete
L’obiettivo di Azimut è di inserire altri 150-180 giovani, in modo da arrivare entro il 2024 a quota 400
Con un numero che sfiora quota 200, il gruppo Azimut è arrivato a detenere poco di più del 10% di consulenti finanziari under 35. Oltre tre volte la media nazionale e in forte crescita rispetto a soli 4 anni fa, quando il numero della società era esattamente in linea con quello dell’industria. “Nel 2018, quando siamo partiti con quello che ora si chiama il progetto Neos Talent Program, avevamo solo il 3% di consulenti finanziari under 35, ora abbiamo oltrepassato il 10%”. Lo ha detto a We Wealth, Alberto Baldovin, responsabile progetto Neos Talent Program di Azimut Capital Management, commentando la chiusura dell’Azimut Innovation Day, l’evento riservato ai giovani consulenti finanziari under 35 che si è svolto il 20 e 21 settembre presso il campus H-Farm a Roncade.
Una nuova generazione di consulenti finanziari
“Il dialogo con i consulenti finanziari più giovani è essenziale per costruire il futuro della professione e per gestire al meglio il passaggio generazionale soprattutto in un’industria come la nostra che conta solo il 3% di under 35 – ha spiegato Baldovin – In questi quattro anni abbiamo inserito circa 250 giovani (il numero è maggiore dei 200 indicati sopra perché, nel corso di questi anni, alcuni hanno superato quota 35, ndr) e collaborato con 26 università su tutto il territorio nazionale con l’intento di rafforzare la consapevolezza della nostra professione e di come sta evolvendo il lavoro del consulente finanziario grazie anche alla spinta delle nuove tecnologie finanziarie e alla crescente richiesta da parte delle imprese di nuove soluzioni capaci di soddisfare le loro esigenze finanziarie”.
L’obiettivo è di crescere ulteriormente. “Puntiamo a inserire altri 150-180 giovani, in modo da arrivare entro il 2024 a quota 400”, ha proseguito Baldovin, aggiungendo che attualmente l’età media dei consulenti finanziari del gruppo è di 52,87 anni, ma che la società punta ad “arrivare a un’età media compresa tra 48 e 52”.
Il progetto Neos Talent Program per la crescita dei giovani consulenti
Alla base di tutto c’è un forte impegno da parte di Azimut nel favorire la crescita di futuri professionisti della consulenza finanziaria e il passaggio generazionale all’interno della sua rete. Un impegno che il gruppo presieduto da Pietro Giuliani sta portando avanti da tempo con diverse iniziative, tra cui appunto il progetto “Neos Talent Program”, in precedenza chiamato progetto Millennials, volto ad accompagnare i giovani consulenti all’avvio della professione. Il percorso di crescita professionale e il continuo affiancamento di professionisti senior hanno portato i giovani a sviluppare un forte senso di attaccamento al gruppo. In Azimut, infatti, c’è un basso turnover: attualmente la quota di giovani che lavorano nel gruppo dal loro inserimento supera l’85%.
L’Azimut Innovation Day
L’evento, organizzato in uno dei più importanti poli dell’innovazione in Europa, è stato un momento per condividere i progetti e le esperienze maturate dal gruppo in ambito fintech e corporate, due settori che possono essere di supporto anche ai consulenti finanziari che stanno muovendo i primi passi per aiutarli ad ampliare il proprio network e costruirsi la propria credibilità come interlocutori affidabili e qualificati.