Doris: “Nei primi nove mesi del 2022, in uno scenario particolarmente complesso, il nostro modello di business si è rivelato estremamente solido, con una performance commerciale robusta”
L’utile netto risulta pari a 371,5 milioni di euro a fronte dei 237,9 milioni di gennaio-giugno e in linea con i 375,8 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Margine operativo in crescita del +25%
Dopo aver chiuso i primi sei mesi dell’anno con un margine operativo pari a 307,5 milioni di euro in crescita del +25% su base annua, record semestrale assoluto, Banca Mediolanum alza il velo sui risultati economico-finanziari al 30 settembre. Annunciando, contestualmente, anche la distribuzione di un acconto di dividendo di 0,24 euro per azione a partire dal 23 novembre con stacco cedola al 21 novembre.
“Nei primi nove mesi del 2022, in uno scenario particolarmente complesso, il nostro modello di business si è rivelato estremamente solido, con una performance commerciale robusta e un elevato margine di interesse”, ha dichiarato il numero uno del Gruppo di Basiglio Massimo Doris. Nel dettaglio del bilancio, l’utile netto risulta pari a 371,5 milioni di euro a fronte dei 237,9 milioni di gennaio-giugno e in linea con i 375,8 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, sebbene “quest’anno sia assente il contributo degli effetti di mercato”, precisa l’amministratore delegato. Le commissioni nette, pari a 762,3 milioni, sono in aumento del +6% anno su anno. Il margine da interessi si porta invece sui 253 milioni di euro, registrando una crescita del +28%. In aumento anche il margine di contribuzione, che segna un +12% a 1.010,6 milioni di euro. Il margine operativo si conferma in crescita del +25%, raggiungendo i 474,6 milioni.
Il totale del patrimonio amministrato si porta sui 99,90 miliardi di euro, registrando una contrazione del -4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del -8% rispetto all’intero 2021. Gli impieghi alla clientela retail del gruppo raggiungono i 15,88 miliardi, in crescita in questo caso del +15% rispetto al 30 settembre 2021 e del +10% rispetto al 31 dicembre 2021. I crediti deteriorati netti incidono sul totale crediti per lo 0,71% mentre il common equity tier 1 ratio risulta pari al 20,7%. Tutti risultati, osserva Doris, resi possibili anche “dal grande lavoro di Banco Mediolanum”, la controllata in Spagna che riporta un utile in aumento del +17%.
Mediolanum, raccolta netta positiva per 5,62 miliardi
Guardando invece ai risultati commerciali, al 30 settembre 2022 la raccolta netta totale risulta positiva per 5,62 miliardi di euro, in calo del -13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per la raccolta netta gestita si parla si 4,23 miliardi, pari al 9% in meno. Stabili i crediti erogati a 2,88 miliardi di euro. I premi assicurativi delle polizze protezione registrano invece un +12% anno su anno toccando i 133 milioni di euro. Mentre family banker e clienti raggiungono rispettivamente quota 6.018 (+4% rispetto a fine 2021) e 1.662.000 (+5%). “La resilienza dei flussi in risparmio gestito è legata alla professionalità dei nostri family banker che, con la loro consulenza, hanno educato nel tempo i clienti a guardare oltre le oscillazioni dei mercati e all’efficacia della nostra strategia dei servizi di investimento automatici”, aggiunge al proposito Doris. Lanciando uno sguardo ai risultati del mese di ottobre, la raccolta netta totale si attesta sui 724 milioni di euro, di cui 352 milioni in risparmio gestito e 372 in risparmio amministrato. Il totale da inizio anno si porta così sui 6,34 miliardi. Come riportato da Radiocor, in un incontro con le agenzie stampa Doris ha dichiarato di attendersi una raccolta forte anche nei prossimi mesi. “Probabilmente non arriveremo a una raccolta netta gestita pari a quella del 2021, ma ci andremo abbastanza vicino”, ha rassicurato. “Novembre e dicembre dovrebbero essere molto forti”.
Mediolanum, Doris: “Nessuna aggregazione in vista”
Nessuna aggregazione in vista invece. “I risultati, sia a livello commerciale che di utili, confermano che abbiamo le dimensioni sufficienti per crescere bene ed essere competitivi sul mercato da soli”, ha aggiunto Doris. “Non mi impensierisco per la concorrenza che potrebbero esercitare eventuali gruppi che si potrebbero formare attraverso nuove aggregazioni, visto che già adesso siamo competitivi come Intesa Sanpaolo e UniCredit, molto più grandi di noi”. Il progetto Mediobanca-Mediolanum, ha concluso, non tornerà. “Ribadisco il mio apprezzamento per Mediobanca e per come l’istituto porta avanti il business, ma noi continueremo da soli”.