I riscatti hanno coinvolto i fondi comuni di investimento, con deflussi netti pari a 2,8 miliardi di euro, concentrati principalmente sulle gestioni collettive estere di tipo aperto (-2,6 miliardi)
Importanti volumi di raccolta si sono invece realizzati sugli strumenti finanziari amministrati, con investimenti netti superiori a 1,8 miliardi di euro
Importanti volumi di raccolta sono, invece, realizzati sugli strumenti finanziari amministrati, con investimenti netti superiori a 1,8 miliardi di euro. Deciso il posizionamento di risorse sui titoli azionari, sui quali la raccolta netta è positiva per 1,4 miliardi di euro, e in maniera più contenuta sui certificates, con volumi netti pari a 430 milioni. Il bilancio è positivo anche per i titoli di Stato e gli exchange traded product, mentre sui titoli obbligazionari prevalgono i flussi in uscita. La liquidità raggiunge i 4,5 miliardi di euro, alimentata sia dai disinvestimenti dalla componente gestita sia dai flussi di nuova raccolta. Aumenta, infatti, anche il numero di clienti primi intestatari che raggiunge i 4,537 milioni di unità (+0,4%).
“Abbiamo reagito prontamente alle criticità di un periodo straordinariamente difficile, rafforzando il rapporto di fiducia con gli investitori – ha commentato Paolo Molesini, presidente dell’Associazione – I volumi di raccolta positivi e la crescita del numero di clienti, anche in un mese drammatico, confermano l’importanza di un servizio di consulenza altamente qualificato che, soprattutto in momenti come questo, rappresenta la risposta ai molteplici interrogativi posti dai risparmiatori nella loro ricerca di sicurezza, solidità, competenza, protezione e nuove opportunità di investimento”.
Tra le reti primeggiano nel mese il Gruppo Mediolanum, secondo il gruppo Fideuram e Fineco terza.