Il 13% è destinato ad azioni e obbligazioni. La stessa percentuale è destinata ai conti deposito, il 16% ai fondi comuni di investimento e il 20% è costituito da “altri” investimenti
L’aspetto interessante che emerge dalla ricerca è che solo il 49% dei Millennial ad alto reddito attualmente ha un consulente finanziario
Se poi si entra nel dettaglio delle attività investite si sono come il 13% è destinato ad azioni e obbligazioni. La stessa percentuale è in conti deposito, il 16% va in fondi comuni di investimento e il 20% è costituito da “altri” investimenti, non meglio specificati. La metà dei Millennial ad alto reddito dichiara inoltre di possedere singole azioni con un saldo medio di 123.000 dollari e il 47% di avere fondi comuni di investimento con un saldo medio di 96.000 dollari.
L’aspetto interessante che emerge dalla ricerca è che solo il 49% dei Millennial ad alto reddito attualmente ha un consulente finanziario. Ma come hanno trovato questi professionisti? Che criteri hanno usato per la scelta? Il 30% ha dichiarato di aver trovato il proprio advisor tramite il suggerimento di un amico o di un familiare, il resto l’ha invece cercato su: siti Web, la banca che si ha come riferimento per il proprio conto, seminari e anche pubblicità generica. Al momento c’è dunque ancora una grossa fetta di clienti Millennial che possono entrare nella rete della gestione private. Ed è importante per i consulenti capire come attirare questi potenziali clienti.
Quindi, quali sono i temi che spingono un Millennial ad richiedere l’aiuto di un consulente finanziario? Secondo la ricerca ci sono 4 temi:
1. La pianificazione finanziaria è importante per il 49% degli investitori. I Millennial più giovani (56%) sono ancora interessati ai consigli di pianificazione finanziaria rispetto ai Millennial più anziani, che pesano ancora al 46%.
2. Ai millennial piace vedere tutti i loro account in un unico posto. Il 29% dei Millennial indica che questa è una caratteristica importante per loro. Anche se questo spesso mette le banche in vantaggio rispetto ad altri tipi di fornitori, le società di consulenza finanziaria hanno a disposizione più strumenti per fornire queste opzioni.
3. Man mano che i Millennial diventano genitori, i consigli sui finanziamenti universitari diventano importanti. Quando si diventa genitori, si da ancora più importanza alla pianificazione per il futuro. Almeno il 18% desidera discutere la questione con il proprio consulente finanziario.
I Millennial ad alto reddito, molti dei quali sono professionisti, dirigenti di medio livello o nel settore della tecnologia dell’informazione, rappresentano il futuro per i private banker. Comprendere i loro portafogli e le attitudini esistenti aiuterà gli istituti finanziari a far crescere e mantenere la loro attività.