L’accordo prevede dunque una fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento in Credito Emiliano, successivamente al conseguimento dell’approvazione dei rispetti Consigli di Amministrazione e delle rispettive assemblee, così come delle autorità di vigilanza e dell’autorità garante della concorrenza e del mercato
L’operazione è prevista avvenire con un con cambio azionario di 0,7 azioni di Credito Emiliano per ogni azione della Cassa di Risparmio di Cento
L’accordo prevede dunque una fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento in Credito Emiliano, successivamente al conseguimento dell’approvazione dei rispetti consigli di Amministrazione e delle rispettive assemblee, così come delle Autorità di vigilanza e dell’autorità Garante della aoncorrenza e del Mercato. Il completamento dell’operazione è altresì condizionato al mancato verificarsi di eventi pregiudizievoli rilevanti che possano avere un impatto significativo sulle attività delle due banche, condizione usuale in operazioni simili.
L’operazione è prevista avvenire con un concambio azionario di 0,7 azioni di Credito Emiliano per ogni azione della Cassa di Risparmio di Cento.
A seguito dell’aumento di capitale che dovrà essere eseguito da Credem a supporto dell’operazione, i soci attuali della Cassa arriveranno a detenere circa il 2,85% del Gruppo Credem.
Le azioni di nuova emissione saranno quotate sul Mta di Borsa Italiana e avranno le stesse caratteristiche delle azioni Credem ordinarie attualmente in circolazione. Fermo il rispetto delle previsioni contenute nel Protocollo ACRI/MEF, la Fondazione e la Holding, al momento della fusione, si impegneranno a non cedere, in tutto o in parte, la propria partecipazione in Credem, rinveniente dall’operazione, per un periodo di 12 mesi.
L’accordo, oltre a regolare le usuali garanzie rilasciate da parte della Fondazione e della Holding a favore di Credem, prevede la cessione, contestuale alla fusione, di 1.000.000 di azioni della Cassa di Risparmio di Centro al Credito Emiliano per un importo complessivo di 7 milioni di euro, da parte della Fondazione e della Holding.
I valori di cui sopra saranno oggetto di conferma da parte degli esperti chiamati a redigere la propria relazione sulla base delle norme civilistiche e potranno essere soggetti ad aggiustamenti, positivi e/o negativi, anche in funzione dell’evoluzione di talune attività della Cassa.
Nel corso dell’operazione, il Gruppo Credem è stato affiancato da Vitale, in qualità di advisor finanziario, e dallo studio LMCR, in qualità di advisor legale. La Fondazione e la Holding sono state supportate da Corradini & C., in qualità d advisor finanziario, e dallo studio Tombari D’Angelo & Associati, in qualità di advisor legale, mentre KPMG ha fornito la fairness opinion.
“Considero particolarmente importante la firma di questo accordo”, commenta il Presidente di Credito Emiliano, Lucio Igino Zanon di Valgiurata “sia perché vede il Gruppo Credem ritornare protagonista con un’operazione straordinaria di aggregazione, sia per la qualità della realtà che confidiamo di integrare presto all’interno del nostro Gruppo Bancario. Negli ultimi anni, il Gruppo Credem ha perseguito una strategia espansiva di crescita che ci ha portato ad investire fortemente sulle nostre persone e strutture per dare un servizio d’eccellenza ai clienti. Tutto ciò ci ha permesso, nel corso degli ultimi 10 anni, di incrementare i prestiti ed i finanziamenti ai nostri clienti del 54%, pari a 9,6 miliardi di euro, ed i depositi di quasi il 120% per oltre 15,2 miliardi di euro, aumentando il numero dei dipendenti di quasi 700 persone, in assoluta controtendenza rispetto all’andamento del settore. A tal proposito, pochi giorni fa, un autorevole ente di ricerca ci ha posto ai vertici assoluti tra le banche Italiane in termini di attenzione ai dipendenti. Ora, il nostro obiettivo è, quindi, quello di far crescere ulteriormente l’attività della Cassa di Risparmio di Cento su un territorio che, in buona parte, non presidiamo, sfruttando le affinità del modello di business e potendo mettere a beneficio dei colleghi e dei clienti della Cassa le soluzioni ed i servizi offerti dalle diverse società del nostro Gruppo. L’accordo appena firmato è comunque il primo passo di un processo che dovrà prevedere l’approvazione delle rispettive assemblee e, al termine del quale, mi auguro di poter dare il benvenuto, all’interno del nostro Gruppo, alla Cassa di Risparmio di Cento, ai suoi azionisti, alle sue persone e ai suoi clienti”, ha concluso il Presidente di Credem, Lucio Igino Zanon di Valgiurata.
Le linee guida dell’accordo
La fusione della Cassa di Risparmio di Cento in Credito Emiliano consentirà di beneficiare di importanti sinergie derivanti dall’operazione, che permetteranno:
· al Gruppo Credem di accelerare il proprio sviluppo grazie alle significative quote di mercato della Cassa nella provincia di Ferrara, e alla sua presenza nelle province di Bologna, Modena e Ravenna;
· alla Cassa di Risparmio di Cento di beneficiare dell’ampia e competitiva gamma di servizi specialistici proposti dal Gruppo, a supporto della crescita del territorio, migliorando ulteriormente la soddisfazione della propria clientela;
· con la fusione delle due realtà, ad entrambi gli azionisti di ottenere maggiori ritorni dal proprio investimento grazie alle sinergie che si verranno a creare, sia in termini di maggiori ricavi, connessi alla più ampia offerta di servizi per la clientela, sia di minori costi, favoriti dall’adozione di un’unica piattaforma informatica di proprietà di Credito Emiliano.
A regime, nel 2023, si stima un contributo della Cassa di Risparmio di Cento all’utile netto del nuovo Gruppo superiore ai 15 milioni di euro, grazie a ricavi addizionali per circa 9 milioni di euro e a risparmi sui costi per 13 milioni di euro.