In Italia solo il 29% della popolazione tra i 25 e i 34 anni ha una laurea, contro la media Ocse del 44%. La disoccupazione giovanile è tornata a sfiorare, a dicembre 2020, il 30%. Dati da archiviare, spingendo sull’acceleratore della ripresa economica. Che viene indirizzata anche dagli investimenti in formazione. E ognuno deve fare la sua parte
Non c’è giorno che passi senza che in Italia si discuta di come offrire un futuro ai giovani e non c’è giorno che passi senza che in Anasf ci si interroghi su come far conoscere e proporre ai giovani la professione di consulente finanziario, utile sbocco lavorativo per loro, necessario ricambio per la categoria per via dell’invecchiamento demografico, scelta obbligata per il settore del risparmio, e in particolare le reti di consulenza finanziaria, che si trovano a gestire masse di patrimoni sempre più considerevoli e per ciò stesso che necessitano di nuove leve di consulenti.
Per Anasf non è certo una novità degli ultimi anni, come lo testimoniano due iniziative rivolte proprio ai giovani. La prima, la Borsa di studio intitolata a Ivo Taddei, nata nel 2005, e la seconda, la Borsa “Aldo Vittorio Varenna”, in collaborazione con Jp Morgan Asset Management, giunta alla sua ottava edizione quest’anno. La Borsa Ivo Taddei (tutte le info sono disponibili sul sito anasf.it, la scadenza per partecipare è il 31 dicembre 2021) mira a premiare giovani laureati di primo livello in classi economico-finanziarie perché proseguano gli studi scegliendo una laurea magistrale e l’Associazione li sostiene in questa scelta con una borsa del valore di 3mila euro. La Borsa Aldo Vittorio Varenna ha come target i neo consulenti finanziari con età uguale o inferiore ai 30 anni, che abbiano superato in maniera eccellente l’esame di iscrizione all’Albo Ocf e padroneggino un altrettanto eccellente inglese, per consentire a due di loro di seguire un corso presso la London Business School, dal valore di 7.700 sterline. Quando si parla di giovani però non è mai abbastanza quello che si può fare per supportarli nella creazione del loro futuro.
Per questo Anasf ha ideato, progettato e realizzato, ormai già da tre anni, il percorso di laurea in Economia a indirizzo “Consulente finanziario” presso l’Università degli Studi di Teramo, ed è di questi giorni la celebrazione della seduta di laurea dei primi tre: Giorgio Consoli, Daniele De Luca e Gianluca Noceti. Una soddisfazione per l’Associazione che ha creduto in questo progetto e che proprio in queste settimane ha potuto rinnovare la convenzione con l’Università riservata ai soci e relativi familiari, per iscriversi al percorso a condizioni di favore. Si tratta di iniziative che offrono ad Anasf la possibilità di contribuire alla valorizzazione delle eccellenze italiane e allo stesso tempo della professione di consulente finanziario. E contemporaneamente valorizzare un sistema Paese che racconta del 29% della sua popolazione tra i 25 e i 34 anni con un titolo universitario contro la media Ocse del 44%; delle tasse universitarie italiane tra le più alte in Ue, con un incremento negli ultimi dieci anni del 60%; e della disoccupazione dei giovani italiani tra i 20 e i 29 anni tornata a sfiorare, a dicembre 2020, il 30%. Dati questi che si spera, con la prossima ripresa dell’economia, di poter presto archiviare come relativi ad anni in cui non si spingeva abbastanza l’acceleratore sul futuro del Paese e dei giovani.
(articolo tratto dal magazine We Wealth di novembre)
Non c’è giorno che passi senza che in Italia si discuta di come offrire un futuro ai giovani e non c’è giorno che passi senza che in Anasf ci si interroghi su come far conoscere e proporre ai giovani la professione di consulente finanziario, utile sbocco lavorativo per loro, necessario ricambio per …
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