Il coronavirus spinge i family office cinesi verso la protezione

4.3.2020
Tempo di lettura: 3'
Le famiglie cinesi hanno abbandonato la strategia growth di investimento già prima che il coronavirus diventasse un problema di dimensioni globali. Secondo il Chinese family office e wealth management report 2020, oggi i family office puntano soprattutto sulla protezione
La ricchezza netta media delle famiglie intervistate per la realizzazione del report è di 6,5 miliardi di yuan (943 milioni di dollari)
Le masse gestite in media da questi family office è di 4,2 miliardi di yuan (604 milioni di dollari)
I family office cinesi pensano a proteggere i portafogli dal rischio recessione da ben prima che la pandemia del coronavirus minacciasse le economie di tutto il mondo.
E' vero che tra marzo e agosto 2019, secondo i dati pubblicati da Campden Wealth nel suo nuovo Chinese family office e wealth management report 2020, il 44% degli intervistati aveva preferito una strategia di crescita, il 43% un approccio balanced e solo una percentuale minore aveva adottato un approccio conservativo (13%). Una fame di rendimento ben più alta rispetto alla propensione al rischio media dei family office dell'area dell'Asia-Pacifico (pari al 19%) o globali (pari al 25%). Nonostante l'approccio all'investimento aggressivo, però, gli intervistati non nascondevano l'incombere delle prime paure per il contesto geopolitico ed economico. Diverse famiglie, riporta il report, descrivevano infatti l'ambiente in cui operavano come "sempre più instabile" e dicevano di aspettarsi “per i successivi cinque anni”, che potrebbe "trasformarsi drammaticamente”. Qualcuno temeva una severa battuta d'arresto già per l'anno successivo, cioè il 2020.
“L'economia globale è in difficoltà: le principali economie europee, quella giapponese e quella statunitense stanno rallentando, così come l'economia cinese, che è stata il motore della crescita globale”, dichiarava un family office. “I responsabili politici hanno a disposizione strumenti limitati. Sono estremamente cauto".
“Certamente, anche nei prossimi 12 mesi, le metodologie di valutazione si evolveranno”, è una seconda dichiarazione riportata nel report.” Ma la crisi stessa, l'intervento del governo e la tecnologia in rapida evoluzione produrranno opportunità. " I numeri hanno però dato ragione agli scettici: nel 2019 la crescita economica della Repubblica Popolare Cinese è stata del 6,1%, la più bassa degli ultimi trent'anni. E quest'anno la situazione non sembra destinata ad evolversi per il meglio.
Secondo Bloomberg le 14 città cinesi in cui le attività sono state sospese nel mese di febbraio a causa del coronavirus, producono complessivamente circa il 69% del Pil della nazione (14,3 mila miliardi di dollari circa). Il governo cinese ha iniettato 150 miliardi di yuan netti di liquidità (22 miliardi) per sostenere l'economia ma non è certo che queste misure saranno sufficienti per sostenere la sua economia oggi.
Alla luce delle politiche di investimento più conservative che con molta probabilità arriveranno nel corso del 2020, è necessario considerare che la ricchezza netta media delle famiglie rappresentate nel report è di 6,5 miliardi di yuan (943 milioni di dollari) e le masse gestite in media dai family office è di 4,2 miliardi di yuan (604 milioni di dollari).
“L'economia globale è in difficoltà: le principali economie europee, quella giapponese e quella statunitense stanno rallentando, così come l'economia cinese, che è stata il motore della crescita globale”, dichiarava un family office. “I responsabili politici hanno a disposizione strumenti limitati. Sono estremamente cauto".
“Certamente, anche nei prossimi 12 mesi, le metodologie di valutazione si evolveranno”, è una seconda dichiarazione riportata nel report.” Ma la crisi stessa, l'intervento del governo e la tecnologia in rapida evoluzione produrranno opportunità. " I numeri hanno però dato ragione agli scettici: nel 2019 la crescita economica della Repubblica Popolare Cinese è stata del 6,1%, la più bassa degli ultimi trent'anni. E quest'anno la situazione non sembra destinata ad evolversi per il meglio.
Secondo Bloomberg le 14 città cinesi in cui le attività sono state sospese nel mese di febbraio a causa del coronavirus, producono complessivamente circa il 69% del Pil della nazione (14,3 mila miliardi di dollari circa). Il governo cinese ha iniettato 150 miliardi di yuan netti di liquidità (22 miliardi) per sostenere l'economia ma non è certo che queste misure saranno sufficienti per sostenere la sua economia oggi.
Alla luce delle politiche di investimento più conservative che con molta probabilità arriveranno nel corso del 2020, è necessario considerare che la ricchezza netta media delle famiglie rappresentate nel report è di 6,5 miliardi di yuan (943 milioni di dollari) e le masse gestite in media dai family office è di 4,2 miliardi di yuan (604 milioni di dollari).