La mossa era stata anticipata a fine ottobre in occasione della presentazione dell’atteso piano di rilancio, che includeva tra l’altro un aumento di capitale da 4 miliardi
Con l’accordo annunciato, insieme alla potenziale vendita di altri asset a investitori terzi, Credit Suisse dovrebbe ridurre le attività Spg da circa 75 miliardi a 20 miliardi
Dopo aver archiviato i primi nove mesi dell’anno con un rosso da 5,9 miliardi di franchi svizzeri, Credit Suisse accelera la ristrutturazione dell’investment bank annunciando la stipula di un accordo definitivo con Apollo Global Management per la vendita di una parte significativa dei suoi prodotti cartolarizzati. Un “passo importante”, come dichiarato in una nota, che dovrebbe ridurre “significativamente” il rischio della divisione e liberare capitale da investire nel core business della banca elvetica.
La mossa era stata anticipata a fine ottobre in occasione della presentazione dell’atteso piano di rilancio, che includeva tra l’altro un aumento di capitale da 4 miliardi. Il terzo trimestre, aveva spiegato l’amministratore delegato Ulrich Körner, aveva risentito in modo particolare del “perdurare di difficili condizioni macroeconomiche e di mercato” inducendo l’istituto svizzero a intraprendere “una serie di azioni decisive” per riorientarne il business sulla base delle esigenze di stakeholder e clienti. Il nuovo modello integrato sarà infatti incentrato sul wealth e asset management e su Swiss Bank e prevedrà una vera e propria ristrutturazione radicale della banca d’investimento che punta a contrarre del 40% gli asset ponderati per il rischio e a ridurre appunto significativamente le attività dell’unità di prodotti cartolarizzati (Securitized products group, Spg).
Con l’accordo annunciato, insieme alla potenziale vendita di altri asset a investitori terzi, Credit Suisse ha dichiarato in particolare che dovrebbe ridurre le attività Spg da circa 75 miliardi a 20 miliardi di dollari attraverso una serie di transazioni che dovrebbero essere completate entro il primo semestre del 2023. Inoltre, il completamento di tali transazioni dovrebbe generare una riduzione degli asset ponderati per il rischio fino a 10 miliardi di dollari. “I circa 20 miliardi di dollari rimanenti, che genereranno reddito a sostegno dell’uscita dal business Spg, saranno gestiti da Apollo nell’ambito di un rapporto di gestione degli investimenti con una durata prevista di cinque anni, da stipulare al primo closing”, ha precisato l’istituto.
Il fondo d’investimento americano assumerà “la maggior parte” del team di Spg, ha aggiunto, e riceverà “i consueti servizi di transazione di Credit Suisse” successivamente alla chiusura dell’operazione. “Secondo i termini delle transazioni previste con Apollo, il coefficiente patrimoniale Cet1 di Credit Suisse sarà rafforzato dal rilascio degli asset ponderati per il rischio e dal riconoscimento, al momento della chiusura, del premio pagato da Apollo, il cui importo finale dipenderà dai tassi di sconto e da altri fattori legati alla transazione”, ha concluso l’istituto. Ricordiamo che la prossima settimana, il 23 novembre, Credit Suisse terrà un’assemblea generale straordinaria volta a ottenere il via libera degli azionisti su alcuni elementi chiave del piano di rilancio. Tra questi, l’aumento di capitale da 4 miliardi e il previsto investimento da 1,5 miliardi di Saudi National Bank in cambio di una partecipazione del 9,9%.