Per l’Italia la notizia è che un marchio simbolo Ferrari perde il 13%, corrispondenti a otto miliardi di dollari, del suo valore percepito. La società di Maranello è la italiana che performa peggio nella classifica periodica Brand Finance Global 500, di Brand Finance, la società di consulenza che indaga la valutazione finanziaria dei marchi più noti a livello globale, in tutti i settori. Le altre otto imprese italiane presenti nella classifica mondiale dei brand possono dirsi soddisfatte:
Gucci (+16% per un valore di 18,1 miliardi di dollari); Enel (+14%, 13,5 miliardi); Eni (+19%, 10 miliardi; Intesa Sanpaolo (+32%, 9,7 miliardi), Generali (+12%, 8,4 miliardi); Poste Italiane (+26%, 7,8 miliardi); Tim (+23%, valore 7,4 miliardi) e Conad (+27%, 4,7 miliardi). Al di là dell’incremento netto di valore però, le imprese italiane rappresentano ancora solo l’1,1% del valore complessivo della classifica globale. Al numero uno, come gli scorsi anni, si piazza Apple, seguita da Amazon e Google. Ma le prime cinque posizioni sono tutte a stelle e strisce: alla quarta e alla quinta ci sono Microsoft e Wallmart (il colosso dei supermercati Usa l’anno scorso era in sesta posizione). Huawei rientra al nono posto, superando la statunitense Verizon (banda larga e telco).
In totale nell’elenco sono presenti 50 imprese del tech, per un valore complessivo di 1300 miliardi di dollari (la quota maggiore), benché la fetta più consistente arrivi da Apple, Microsoft, Samsung. Apple è la prima società ad aver raggiunto i 3000 miliardi di valore di mercato. Il successo del marchio di Cupertino si deve anche alla sua capacità di riposizionarsi continuamente, nonché alla differenziazione del prodotto come da desideri della clientela.
Il marchio che cresce più velocemente è però TikTok. Il social media cinese registra un incremento di valore del 215% (da 19 miliardi a 59 miliardi di dollari solo nell’ultimo anno), raggiungendo la 18esima posizione. Può festeggiare anche la statunitense Snapchat, +184% e 6,6 miliardi di dollari, seconda nella classifica dei brand più veloci nell’aumento di valore.
In generale, nella top 500 di Branded Finance, il 75% dei marchi sono americani o cinesi. Alla Cina appartiene il marchio più solido, We Chat. La app di messaggistica risulta per il secondo anno consecutivo il brand più forte, con un punteggio di 93,3 su 100 nel Brand Strength Index (BSI), corrispondente a un rating AAA+.
Ottima performance – come prevedibile – anche per le piattaforme di streaming. Disney per esempio aumenta dell’11% a 57,0 miliardi; Netflix sale del 18% (fino a 29,4 miliardi); YouTube galoppa del 38% (23,9 miliardi), Spotify guadagna un +13% (6,3 miliardi). Un marchio dell’intrattenimento cinematografico tradizionale come Warner Bros cede invece il 33% del suo valore.
Raddoppiati da quattro a otto i marchi farmaceutici presenti in classifica, fino a raggiungere un valore complessivo di 54 miliardi. Brindano i produttori di vaccini Covid-19: Johnson & Johnson incrementa il proprio valore del 24% (13,4 miliardi). AstraZeneca è la società che cresce più rapidamente, con un +77% (5,6 miliardi); segue Pfizer, balzata del 58% (6,3 miliardi di valore).
Per l’Italia la notizia è che un marchio simbolo Ferrari perde il 13%, corrispondenti a otto miliardi di dollari, del suo valore percepito. La società di Maranello è la italiana che performa peggio nella classifica periodica Brand Finance Global 500, di Brand Finance, la società di consulenza che in…