Santander, a Orcel 52 milioni per guidare il Banco

In una lettera visionata dal Financial Times il Banco Santander avrebbe offerto 52 milioni di euro per diventare il nuovo ceo dell'istituto
Sempre secondo il documento, Santander avrebbe offerto a Orcel un importo annuo di 10 milioni, di cui 2,9 milioni di retribuzione, 5,35 milioni di bonus per gli obiettivi annuali, 829.000 di rendita annua e 921.000 di altri benefit
Per il quotidiano spagnolo Vozpópuli, il Banco si sarebbe offerto di aiutare Orcel a costituire la propria società di consulenza o fondo di investimento, per compensare la mancata nomina
Lo scorso autunno il manager era pronto a diventare il nuovo chief executive office dell'istituto spagnolo e per questo aveva lasciato il suo incarico di capo dell'investment banking della banca svizzera Ubs. Ma a gennaio il Banco aveva fatto dietro front, scegliendo al suo posto José Antonio Álvarez, ufficialmente perché i costi del banchiere italiano erano troppo elevati. Ubs e il Banco Santander non sarebbero riusciti a trovare un'intesa proprio su 52 milioni di euro di bonus che sarebbero spettati a Orcel quale retribuzione differita su 7 anni.
Il Santander, in un comunicato, aveva definito “inaccettabile per una banca commerciale” l'esborso di una simile somma e aveva aggiunto che dato il contesto, il cda preferiva non andare avanti con la nomina. La lettera di quattro pagine del Banco, datata 24 settembre, sembra smentire questa versione. Secondo il documento, il banchiere romano avrebbe dovuto compiere i suoi "migliori sforzi" per assicurarsi che Ubs pagasse quanto dovuto. La lettera specifica però che, anche se così non fosse stato, Santander avrebbe pagato al manager un “buyout” fino a un massimo di 35 milioni di euro in azioni. Ubs si era rifiutata di pagare appellandosi a una clausola di non concorrenza contenuta nel contratto di Orcel, che il manager avrebbe violato.
Per il Financial Times, il Banco avrebbe ritirato la nomina di Orcel anche perché il suo presidente esecutivo Ana Botin avrebbe avuto dei ripensamenti sulla nomina dovuti a divergenze circa il profilo pubblico che Orcel avrebbe mantenuto dopo il suo ingresso nell'istituto. E sempre secondo alcune fonti - riportate questa volta dal quotidiano spagnolo Vozpópuli - l'istituto spagnolo si sarebbe poi offerto di aiutare Orcel a costituire la propria società di consulenza o il proprio fondo di investimento, per compensare la mancata nomina.
La lettera con l'offerta a Orcel mette anche in luce le somme multimilionarie che le banche sono disposte a mettere in campo per assicurarsi i migliori top manager. Santander aveva offerto al banchiere romano un importo annuo di 10 milioni di euro, di cui 2,9 milioni di retribuzione, 5,35 milioni di bonus per gli obiettivi annuali, 829.000 di rendita annua e 921.000 di altri benefit.
Ora ci si aspetta che gli avvocati di Orcel si appellino al fatto che la lettera equivalga a un contratto di lavoro formale, visto anche che il giorno successivo all'invio del documento il Banco Santander aveva annunciato la sua assunzione alla Borsa di Madrid. Dal canto suo si presume che Santander sostenga che Orcel abbia avuto diverse opportunità per tentare di ridurre l'importo che doveva ricevere dalla banca spagnola e quindi non avrebbe compiuto i suoi "migliori sforzi" per ridurre l'importo complessivo del mutuante, sempre secondo alcune fonti.
Un portavoce di Santander ha dichiarato: "Abbiamo spiegato la logica alla base della nostra decisione di non nominare chiaramente Orcel. Continuiamo a ritenere che questa sia stata la decisione giusta e presenteremo prove ai tribunali per sostenere la nostra posizione come richiesto”. Un portavoce di Orcel, spiega ancora il Financial Times, non ha voluto commentare.