Refinitiv è una newco nata il primo ottobre del 2018. Attualmente è controllata da Thomson Reuters (45%) e Blackstone (55%), ma anche il London Stock Exchange ha presentato un’offerta
Per il 2019 la società prevede una crescita a doppia cifra
Non è facile – sottolinea Refinitiv – confrontare tutti i dati a disposizione della società, dalle migliaia di notizie prodotte dall’agenzia Reuters, ai dati estrapolati dai social network, ai dati finanziari pubblicati direttamente dalle Borse interazionali. Ma una cosa è certa: quando il match funziona e il lavoro è approfondito – e la società ha a disposizione oltre 20mila sviluppatori solo per la parte AI – si può costruire una rete di controllo capace di lanciare con anticipo un allarme agli investitori rispetto a società che presenti parametri di funzionamento anomali.
Anche se la società rivolge attualmente le sue analisi alle principali società quotate sui listini internazionali – ad oggi circa 9.000 – l’obiettivo nel tempo è quello di sviluppare una rete sempre più capillare di partnership con Authority o info provider per raggiungere anche le più piccole realtà locali, come in Italia il mercato delle Pmi.
Le direttive della società si concentrano su 4 ambiti:
- Trading
- Investment advisory
- Wealth management
- Conformità alle normative
In questi quattro settori Refinitiv intende sviluppare la propria “piattaforma aperta”, per consentire ai clienti – banche e broker, asset manager, private banker e wealth manager, hedge fund e fondi di private equity, aziende, governi, banche centrali e altro – di operare “come e con chi vogliono, in modo agile, efficiente ed efficace”.
Guardando al futuro, sottolinea la società, “puntiamo a valorizzare le nostre competenze chiave, guidati dai nostri principi fondamentali di ‘apertura’ per presentarci ai nostri clienti” come “il giusto partner per affrontare la prossima ondata di esigenze e priorità sui mercati finanziari globali”.