Il 12% dei ricchi risparmiatori e investitori è poco seguito da advisor professionali benchè i consulenti finanziari rimangano la fonte informativa preferita
I più ricchi utilizzano la diversificazione intra-portafoglio per minimizzare il rischio e sembrano avere una buona consapevolezza dei costi che vengono loro addebitati
Sono stati il principale motore dei nuovi investimenti nell’ultimo anno e si stima che nel 2021 rappresenteranno il 25% degli investitori totali
I risparmiatori e gli investitori facoltosi pianificano: riducono al minimo il rischio, possedendo un ampio portafoglio di prodotti, e sono più attivi: controllano cioè in maniera puntuale i propri portafogli. Sono fiduciosi di poter raggiungere i loro obiettivi, accettano più il rischio. Oltre alla componente gestita tengono sempre una parte dei portafogli liquida. Il 12% dei ricchi risparmiatori e investitori è poco seguito da advisor professionali benchè i consulenti finanziari rimangano la fonte informativa preferita.
I ricchi, si legge nel report, utilizzano la diversificazione intra-portafoglio per minimizzare il rischio e sembrano avere una buona consapevolezza dei costi che vengono loro addebitati. Prediligono i prodotti Esg e di nicchia. Sono stati il principale motore dei nuovi investimenti nell’ultimo anno e si stima che nel 2021 rappresenteranno il 25% degli investitori totali.
I consumatori più ricchi amano investire tramite piattaforme di fondi, il loro driver di scelta è il singolo prodotto ma tendenzialmente ritiengono di poter gestire da soli le proprie finanze. Forse a causa di questa sicurezza, scrive Research and markets, la metà dei risparmiatori private investe in prodotti ad alto rischio. Significative lacune nella preparazione su temi finanziari espongono i consumatori a truffe e vendite errate. Meno di un terzo dei risparmiatori e degli investitori ricchi gode di una protezione importante mentre gli altri rimangono fortemente esposti. Il risultato è che la metà di questi investitori è o è stata esposta ad attività sospette.
Oltre sei investitori su dieci sono stati colpiti negativamente dagli effetti della pandemia covid-19, nella gestione dei propri portafogli. Poco più della metà dei ricchi ha adottato contromisure ma in generale la crisi ha portato a un significativo declassamento del sentiment. In media, i rendimenti sono rimasti buoni.