Il 29 agosto il titolo di Mps ha terminato gli scambi in rialzo del 13,4%
Nei giorni scorsi l’Istituto di credito italiano ha ceduto 340 milioni di crediti deteriorati, portando a 1,5 miliardi gli Npe ceduti nell’ultimo periodo
I mercati hanno continuato a brindare al titolo di Mps durante la prima parte della giornata del 30 agosto fino alle parole dell’ex vicepremier Luigi Di Maio
Ma non è l’unico motivo per cui i riflettori del Ftse Mib restano accesi su Mps. Al titolo giova senz’altro come alle altre banche la discesa dello spread, che i giorni scorsi si è attestato intorno ai 166 punti base. Gli operatori sembrano però scommettere anche sull’idea che con il governo in formazione possa accelerarsi il piano di uscita del Tesoro e l’ipotesi di aggregazione con altri istituti.
“Gli ultimi governi a maggioranza Pd avevano inaugurato la stagione delle fusioni bancarie”, spiega a Reuters un trader. “Penso che il mercato – aggiunge – si aspetti che con il nuovo governo Conte sia più facile, rispetto a quello M5S-Lega, trovare una soluzione per Mps”. Il Tesoro, che detiene poco meno del 70% di Mps, deve notificare all’Ue entro fine anno un piano per l’uscita dal capitale.
Mps comunque non sarà l’unico dossier bancario al tavolo del prossimo governo. Dal salvataggio di Carige alle mire straniere su Unicredit al futuro incerto della Popolare di Bari e all’ipotesi di una Superpopolare del Mezzogiorno: le incognite che attendono il futuro esecutivo – probabilmente a guida M5S-Pd – sono ancora molte.
Il commento delle società di gestione
Nei giorni che hanno accompagnato la crisi di governo e l’assegnazione del nuovo incarico di premier a Giuseppe Conte, i mercati sembrano aver reagito in modo positivo. Ma cosa ne pensano le società di gestione?
Franklin Templeton
“Riteniamo che questo sia il miglior risultato possibile per l’Italia, dal momento che il Pd è più fiscalmente conservatore del Movimento 5 Stelle ed è anche pronto a riformare il numero dei parlamentari”, commenta David Zahn, head of european fixed income di Franklin Templeton. “Ciò – aggiunge – è positivo anche per il mercato obbligazionario italiano, soprattutto perché prevediamo che la Bce ripristinerà il Qe nel prossimo futuro”.
“Ci attendiamo tuttavia – prosegue il gestore – che ci saranno più dissensi e discorsi anti-europei da parte di Salvini e dalla Lega che potrebbero creare una certa volatilità nei mercati obbligazionari, fornendo un buon punto di ingresso per gli investitori”.
“A nostro avviso, un partito più di centro nel governo aiuta a mitigare alcune di queste idee più estremiste. Nel complesso, riteniamo che il nuovo governo di coalizione dovrebbe sostenere il debito italiano in futuro e ci manteniamo lunghi sull’Italia”, conclude Zahn.
Hermes Investment Management
“Il mercato finanziario ha salutato la gestazione del governo Conte 2 con una poderosa compressione del differenziale tra il Btp decennale e il Bund”, commenta Filippo Alloatti, senior credit analyst, Hermes Investment Management. “Ancora ignoti – prosegue – il programma mediato tra i 5 Stelle e il Pd e la copertura dei dicasteri chiave, economia, interno, esteri, la ‘promozione’ del mercato parrebbe da ascriversi a un percepito tasso di conflittualità con la Commissione europea inferiore a quello del precedente governo”.
“Evitare l’esercizio provvisorio e cercare di scongiurare lo scatto delle aliquote Iva sono obiettivi condivisibili. Per le banche italiane il cui patrimonio beneficia del calo dello spread, la nuova agenda governativa potrebbe aiutare gli istituti nello sforzo di ristrutturazione intrapreso con successo da qualche anno”, aggiunge Alloatti. “Nello specifico – conclude – ulteriore riduzione dei crediti inesigibili (Npl) e maggior attenzione agli Utp, agire sulla leva dei costi e cercare di spingere le commissioni. Per l’economia riattivare gli investimenti resta una priorità”.