La mini-Tesla veneziana sbarca a Procida

“Procida è una
città con un raggio di 5 km e diecimila auto circolanti: un paradiso terrestre
con il traffico di Napoli”. Matteo Maestri, presidente e founder di Estrima,
ha visto un problema e ha cercato una soluzione. “Sono convinto che alla base di
ogni progetto di business che funziona ci sia un prodotto o un servizio che
migliora la vita delle persone. Se si centra questo obiettivo, gran parte del
lavoro è fatto”.
Birò, la più piccola quattroruote del mondo
La soluzione al
problema della circolazione convulsa di auto nell’isola meno blasonata
nell’arcipelago napoletano, si chiama Birò, il più piccolo veicolo
elettrico a 4 ruote sul mercato. Un prodotto di facile comprensione e che
semplifica la mobilità in città, con il plus di una dotazione di hardware e
software che ne rende possibile la condivisione e dunque l’uso pubblico.
“Procida è il luogo ideale per il testing: la mobilità con le auto tradizionali
è complicata e ne deriva anche un problema non banale di conservazione del
paesaggio. Con il nostro partner locale, Antonio Ambrosino di GreenWay,
abbiamo avviato il progetto, partendo con 10 mezzi, ma il progetto è
espandibile”. E sarà senza dubbio esteso, sull’isola, ma anche oltre. Perché la
crescita per Estrima è imperativo categorico, come dimostra la sua breve
storia. L’azienda nasce dalla collaborazione con Brieda&C, ora all’interno
del perimetro aziendale, che ha alle spalle 50 anni di storia nella
progettazione e costruzione di cabine per macchinari agricoli e industriali.
“Sono cresciuto in una piccola azienda meccanica con una specializzazione forte
– racconta Maestri – una tipica azienda del Nord Est leader nella sua nicchia.
La nicchia è quella delle cabine di sicurezza, tutto ciò che protegge il
guidatore di trattori e nelle gru. La cabina deve avere due caratteristiche
principali: essere molto sicura e garantire un’ampia visibilità in manovra. Dal
2008 ho cercato di differenziare questa produzione di famiglia. Sono partito
dal modo in cui le cabine, così costruite, impattono positivamente nella vita
di chi usa i mezzi meccanici professionali”. E così è nata Birò, concepita con
il solo chassis di sicurezza, robusto e con ampissima visibilità. Essenziale e
con design italiano, in un oggetto completamente trasparente per vivere la
città.
Negozi in centro città a Milano, Roma, Amsterdam, Parigi
Un concetto che
viene trasferito anche nei punti di vendita e noleggio Birò: oggi a Milano,
Roma, Amsterdam e Parigi, ma a tendere in maniera capillare in tutto in Vecchio
Continente. “Cambiamo il paradigma. Birò arriva dove l’automobile non arriva: e
anche i negozi sono nel centro città, piccole boutique con grandi vetrine,
collocati nei luoghi dove la gente passeggia. L’assistenza viene fornita a casa
delle persone”. Bisogna guardare con occhi nuovi se si vuole costruire un mondo
nuovo.
La
transizione alla mobilità elettrica – verso cui in generale si sta andando
- non è indolore: se tutte le auto in circolazione in Europa
diventassero all’improvviso a trazione elettrica, la rete non reggerebbe il
consumo necessario ad alimentarle. Senza considerare che sarebbe di fatto
impossibile circolare perché non sono presenti colonnine di ricarica in maniera
capillare sul territorio. Estrima bypassa tutti questi problemi per l’obiettivo
per cui nasce, che è quello di coprire il tratto da un punto a A a un punto B
in maniera non problematica. “Il nostro veicolo – spiega Maestri – assorbe tra
un quarto e un quinto dell’energia di una normale auto elettrica ed è
ricaricabile con una potenza di un kilowatt, quindi a qualsiasi presa di
corrente casalinga. Ha un’autonomia tra i 55 e i 100 km in base al tipo di
batteria che si sceglie: noi promuoviamo la ricarica lenta, perché non vogliamo
che per usare il nostro mezzo sia necessario costruire delle infrastrutture
nuove. Così miglioriamo la vita delle persone e le persone salvano il pianeta
come conseguenza”.
Una startup nata da una azienda meccanica
Quanto al modello
di business, Estrima continua a costruire le cabine a Portogruaro dov’è nata e
là assembla il mezzo con hardware e software che compra da vari fornitori.
Partita come una startup vera a propria, con tutti gli inciampi del caso,
Estrima sta crescendo rapidamente e alla parte di meccanica tradizionale in cui
possedeva il know originario ha aggiunto i servizi. Lo ha fatto aprendo nel
periodo del Covid a due soci di capitale: il nostro ceo Ludovico Maggiore
(della famiglia che possiede il più grande autonoleggio d’Italia con 40mila
auto in gestione) che si è specializzato nei servizi di mobilità; e di Ermes
Fornasier, con esperienza in colossi come Comau e Zoppas e oggi focalizzato
sullo sviluppo di scale up. E accanto all’headquarter storico l’azienda ha aperto
una succursale a Milano. Tutto questo ha preceduto la riorganizzazione che a
novembre 2021 ha visto l’acquisizione da parte di Brieda, controllata da
Estrima come Sharbie, specializzata nel noleggio professionale di veicoli e
UPooling, piattaforma innovativa che unisce pooling, sharing e renting. L’azienda
conta 150 dipendenti e nel 2021 il valore della produzione si attesta a 29
milioni di euro.
I prossimi passi
A dicembre dello stesso anno si è quotata su
Euronext Growth Milan (l’ex Aim). I prossimi passi? Spingere sulla guida
autonoma. Una sperimentazione è partita con un partner britannico che sta
testando la guida a distanza da una centrale di controllo. “Tra 5-10 anni la
guida autonoma sarà realtà, e già lo è in auto di alta gamma per cui in
autostrada si può tenere la velocità di crociera senza accelerare o frenare e
gestire il volante in automatico – dice Maestri – è solo una questione di
adeguamento culturale e normativo più che tecnologico”. Insomma, prosegue un
percorso di crescita strategica. La crescita è anche “il modo migliore per
proteggere il patrimonio. Ragione per cui ci siamo quotati – conclude Maestri -
La nostra ossessione e focalizzazione è quella di migliorare la vita dei nostri
clienti, sono convinto che nel momento in cui ti prendi cura dei bisogni di
qualcuno l’aumento del patrimonio sarà una conseguenza naturale”.