Da piccolo vidi un film sulla storia del famoso John Henry che, nel 1873, con il suo martello da 9 libbre sconfisse la macchina a vapore. Da lì in poi quanti film si sono succeduti sul “conflitto tra uomini e macchine”, robot, androidi, replicanti… Insomma, da sempre l’evoluzione nella fase iniziale mette paura e viene combattuta soprattutto se la prima sensazione è quella di trovare sostituzioni all’essere umano.
L’evoluzione della consulenza finanziaria
Nel mondo della consulenza finanziaria è di pochi anni fa l’arrivo della robo advisory, che ha fatto tanto discutere e temere, ma anche in questo caso si è trattato di evoluzione e ottimizzazione dei processi, non di sostituzione. O meglio si è trattato di una selezione naturale della specie (il consulente finanziario), dove chi svolgeva questa attività in maniera basica e orientata alla mera vendita di prodotti è stato disintermediato, oppure ha dovuto acquisire quelle nuove competenze, indispensabili del nostro ruolo, mentre ha esaltato chi svolgeva questa attività in maniera altamente professionalizzata, dimostrando che i clienti che applicavano criteri “fai da te”, in momenti di incertezza finanziaria, sono andati incontro a pesanti ridimensionamenti dei loro patrimoni.
L’arrivo dell’intelligenza artificiale e la rivoluzione di Chat Gpt
Procedendo temporalmente, in questi mesi – in cui si parla tanto di intelligenza artificiale – è stato presentato uno strumento a cui poter chiedere letteralmente qualsiasi cosa, sotto forma di conversazione: il famosissimo e a volte contestato “Chat Gpt”. Si tratta di un software fondato sul dialogo tra computer e linguaggio umano, che sviluppa l’intelligenza artificiale partendo da una base di 175 miliardi di parametri forniti, in grado di rispondere alle domande poste e di apprendere nuove informazioni dialogando.
Così si è tornati a ipotizzare quali lavori potrebbero sparire nei prossimi anni come conseguenza di questa ennesima e straordinaria evoluzione. Secondo il World Economic Forum, questa tecnologia sostituirà ben 85 milioni di posti di lavoro entro il 2025… e qui è facile ripensare nuovamente al mitico John Henry.
L’evoluzione viene vista ancora una volta come nemica del genere umano, (ma l’evoluzione la creiamo noi) e quindi ritorna la paura dell’ennesimo cambiamento, ma anche in questo caso dovremmo fermarci a riflettere in maniera razionale: l‘avvento della macchina a vapore ha eliminato posti di lavoro, oppure ne ha creato dei nuovi, sostituendo le attività più basiche con progettisti, costruttori e manutentori per le macchine?
I computer hanno eliminato impiegati, oppure hanno migliorato la nostra qualità di vita, aumentando il benessere e la ricchezza in tutti i settori in cui sono stati utilizzati?
L’intelligenza artificiale a supporto dell’essere umano
L’intelligenza artificiale, se utilizzata correttamente, potrà aiutarci contro il cambiamento climatico, prevedendo alluvioni, aiutando a circoscrivere incendi, monitorando la salute prenatale, il rilevamento di malformazioni genetiche, la lotta ai parassiti che infestano i campi agricoli, alle malattie, favorendo gli studi sulla società urbana. Anche in questo caso potranno esserci contrazioni in alcuni settori lavorativi, come ad esempio l’inserimento e l’elaborazione di dati, i ruoli di assistenza clienti e alcuni tipi di creazione di contenuti, ma – come in passato – ne nasceranno altri, relativi al nuovo modo di utilizzare questa ulteriore tecnologia, che sarà e dovrà essere a supporto dell’essere umano.
Nel settore della consulenza finanziaria, quindi, continueremo a coltivare le competenze che ci rendono unici come esseri umani: le soft skills.
Ben vengano le evoluzioni digitali, anche nel campo relazionale, purché possano agevolare il nostro lavoro (per fissare un appuntamento, una traduzione linguistica, la stesura della reportistica, l’analisi delle proiezioni in un grafico, etc…), senza dimenticare però mai i nostri punti di forza: riuscire a gestire un team, avere intelligenza emotiva, creatività ed empatia, sono solo alcune delle nostre caratteristiche “umane” che nessuna macchina potrà mai sostituire.