Il gruppo Generali ha realizzato un risultato operativo di 5,9 miliardi di euro nel 2021, battendo un nuovo record
“Stiamo monitorando con grande attenzione la situazione in Russia e Ucraina”, ha dichiarato l’ad di Generali, Philippe Donnet.
Gli asset in gestione sono saliti a 710 miliardi di euro, con un aumento dell’8,4%, mentre il risultato netto di questo segmento è cresciuto di oltre il 30% a del segmento a 504 milioni. Balzo considerevole anche per la redditività espressa dal Roe passato dal 7,7 al 12,1%. Alla prossima assemblea degli azionisti sarà proposto un dividendo da 1,07 euro pagabile a partire dal 25 maggio 2022; l’erogazione massima sarà pari a 1,691 miliardi.
“Con gli eccellenti risultati che presentiamo oggi concludiamo con successo il piano ‘Generali 2021’, dimostrando ancora una volta la nostra capacità di mantenere le promesse fatte al mercato”, ha commentato l’ad, Philippe Donnet, “nel corso degli ultimi due cicli strategici abbiamo consolidato la leadership in Europa e siamo diventati Partner di Vita per 67 milioni di clienti in tutto il mondo, grazie alle straordinarie competenze dei nostri dipendenti e agenti”.
Generali ha inoltre fatto sapere qual è la sua esposizione alla Russia e all’Ucraina. “Ad oggi lo sviluppo del conflitto rimane imprevedibile e di conseguenza non è possibile effettuare una stima ragionevole dell’effetto della crisi sui mercati e sul business assicurativo. In tale contesto, il Gruppo conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio Vita a rafforzamento ulteriore della profittabilità e con una logica di più efficiente allocazione di capitale, anche supportato da un’estensiva analisi dei portafogli esistenti”, ha affermato il gruppo. Fatta questa premessa, l’esposizione complessiva di Generali ammontava, al 31 dicembre, a 683 milioni di euro. Gli investimenti diretti in prodotti a reddito fisso, denominati in euro o dollari quasi esclusivamente, ammontano a 188 milioni, rappresentando lo 0,04% degli asset; gli investimenti indiretti hanno un valore di 111 milioni. La principale partecipazione di Generali interessata dal conflitto russo-ucraino consiste nella quota del 38,5% nella compagnia Ingosstrakh, il cui fair value è di 384 milioni.
“Stiamo monitorando con grande attenzione la situazione in Russia e Ucraina”, ha dichiarato Donnet, “subito dopo l’inizio dell’invasione abbiamo annunciato decisioni chiare, come la chiusura dell’ufficio di rappresentanza a Mosca, abbiamo lasciato tutti gli incarichi ricoperti nel cda della partecipata Ingosstrakh, in modo da non avere nessuna influenza sulla gestione della compagnia, e abbiamo avviato il processo di chiusura delle attività di Europe Assistance in Russia. Abbiamo preso decisioni tempestivamente e le abbiamo annunciate con chiarezza”.