L’utile netto a 1,4 miliardi, superiore alle previsioni non è bastato a convincere gli investitori – il titolo sottoperforma a Piazza Affari
In calo i premi lordi generati dal ramo Vita (0,5%), mentre si è osservata una crescita per la componente Danni
Il mercato non ha accolto con favore i risultati trimestrali di Generali, con un immediato ribasso in apertura di seduta il 2 agosto. Con un calo superiore al 2% il titolo ha sottoperformato significativamente il Ftse Mib. L’utile netto del semestre è arretrato di 138 milioni, a quota 1.402, ma risulta in linea con il primo semestre 2021 una volta escluse le svalutazioni sugli investimenti russi. L’utile per azione è calato del 9,3% a 0,89 centesimi.
Mentre i premi lordi si sono portati a 41,88 miliardi di euro (+2,4%), il risultato operativo è cresciuto del 4,8% a 3,1 miliardi con un maggiore contributo della raccolta di premi nel ramo Danni (+2,4%) a 41,9 miliardi; in calo dello 0,5% invece la produzione di premi per il ramo Vita a 6,2 miliardi.
Nel frattempo, la società ha fatto sapere di aver avviato il piano di buyback deliberato dagli azionisti il 29 aprile “per un esborso complessivo massimo di 500 milioni e per un numero massimo di azioni corrispondente al 3% del capitale sociale, per un periodo sino al 29 ottobre 2023”.
“I solidi risultati di Generali dimostrano che il nostro impegno nell’implementazione del piano strategico ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ è la strada giusta per conseguire una crescita sostenibile e aumentare la profittabilità operativa”, ha commentato il Group ceo di Generali, Philippe Donnet, “siamo stati in grado di raggiungere questi risultati in un contesto di crescente incertezza geopolitica e macroeconomica, mantenendo sempre come priorità principale i nostri clienti e le loro esigenze. Nei prossimi mesi continueremo a essere pienamente focalizzati sull’esecuzione del nostro piano triennale e rafforzeremo la leadership del nostro Gruppo come assicuratore e asset manager globale”.
I risultati del ramo Vita
La strategia del business assicurativo proseguirà con “il ribilanciamento del portafoglio Vita a rafforzamento ulteriore della profittabilita? e con una logica di piu? efficiente allocazione di capitale, pur in presenza di un rialzo dei tassi di interesse”. Nel ramo Danni, invece, “l’obiettivo del Gruppo nei mercati assicurativi maturi in cui e? presente e? di massimizzare la crescita profittevole, soprattutto nella linea non auto, e, parallelamente, di rafforzarsi nei mercati ad alto potenziale di crescita, ampliando la propria presenza e offerta sul territorio. Inoltre, in un contesto impattato dall’acuirsi dell’inflazione e dal previsto aumento dei costi di gestione dei sinistri, il Gruppo prevede ulteriori adeguamenti tariffari, in aggiunta a quelli gia? intrapresi”.
I risultati dell’asset e wealth management
causa della contrazione delle commissioni di performance di Banca Generali, a seguito dell’andamento dei mercati finanziari, il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management è sceso del 3,3% a 503 milioni. Nonostante una raccolta netta positiva, il calo dei mercati nella prima metà dell’anno ha provocato un calo degli asset in gestione complessivi del 10,5% annuo a 635,4 miliardi di euro. Per il ramo Asset & Wealth Management il gruppo proseguirà con “l’ampliamento del catalogo prodotti, in particolare su real asset & private asset, e allo sviluppo della capacita? distributiva” e “si focalizzera? sugli obiettivi di sviluppo dimensionale, profittabilita? e remunerazione degli azionisti definiti nel piano strategico presentato a febbraio”.
La politica degli investimenti continuerà l’allocazione “in private e real asset in modo da contribuire alla diversificazione e alla redditivita? del portafoglio”.