Eredità Del Vecchio in parti uguali fra figli e moglie

Ognuno degli otto eredi di Leonardo Del Vecchio riceverà il 12,5% della Delfin Sarl, la holding finanziaria di diritto lussemburghese cassaforte della famiglia. Destinatari delle sue volontà testamentarie, i sei figli (tre avuti dalla prima moglie Luciana Nervo – Claudio, Marisa e Paola; uno dal primo dei due matrimoni con Nicoletta Zampillo – Leonardo Maria e due dalla compagna, non sposata, Sabina Grossi – Luca e Clemente), l’attuale consorte moglie Nicoletta Zampillo e il figlio di lei, avuto da un precedente matrimonio.
Lo ha reso noto la stessa Delfin con un comunicato diramato nella mattinata di sabato 2 luglio. Il magnate, defunto a 87 anni il 27 giugno 2022, non avrebbe lasciato ulteriori istruzioni circa la governance della società.
Di umili origini (come raccontato qui), Leonardo Del Vecchio è stato capace di creare una delle maggiori fortune patrimoniali d’Italia, seconda solo a quella della famiglia Ferrero. Secondo il Bloomberg Billionaires Index del 1° giugno 2022, il suo patrimonio personale ammontava all’equivalente di 25,7 miliardi di dollari.
Al 28 Settembre 2021 i principali investimenti della Delfin risultavano essere:
- EssilorLuxottica S.A. (32.15% del capitale sociale);
- Covivio S.A. (27.24% del capitale sociale);
- Assicurazioni Generali S.p.A. (5.19% del capitale sociale);
- Mediobanca S.p.A. (18.89% del capitale sociale);
- Luxair S.A. (13% del capitale sociale);
- UniCredit S.p.A (1.92% del capitale sociale).
A ciò si aggiunge la partecipazione nell’immobiliare Covivio SA.
In precedenza, si pensava che Nicoletta Zampillo (sposata da Del Vecchio per la seconda volta nel 2010) avrebbe ricevuto il 25% delle quote, per poi dividersele con suo figlio Rocco Basilico. In realtà, il fondatore di Luxottica ha poi optato per l’inclusione diretta di Basilico nell’asse ereditario.
Il board della Delfin si è dunque incontrato per dare corso alla nuova struttura proprietaria della società. Per cominciare, il consiglio di amministrazione della holding ha preso atto dell'entrata in carica di Francesco Milleri quale nuovo presidente della società, in sostituzione di Leonardo Del Vecchio e in attuazione delle sue disposizioni statutarie. Il nome di Milleri non era stato reso noto alla stampa in sede di pianificazione successoria, anche se “tutti gli indizi portavano a lui”. Romolo Bardin mantiene invece le deleghe operative della società, mantenendo il ruolo di amministratore delegato.
Nel piano successorio della Delfin era già previsto che sarebbe entrato nel consiglio della finanziaria il primo del “gruppo degli osservatori”, ossia la cerchia dei dirigenti di fiducia di Del Vecchio a disposizione per incarichi apicali. Oltre a Milleri e Bardin, siedono nel consiglio della holding il notaio milanese Mario Notari, l’avvocato lussemburghese Aloyse May e Giovanni Giallombardo. In una recente modifica dello statuto Delfin, l’imprenditore scomparso ha previsto che le decisioni più importanti dovranno avere un quorum dell’88% del capitale votante.