Donne e investimenti: una questione di fasi

Le donne con un'età compresa tra i 20 e i 30 anni generalmente non godono di fonti di reddito stabili e registrano un basso tasso di risparmio combinato a un'attività di investimento minima
Tra i 30 e i 45 anni, invece, inizierebbero a veder crescere il proprio livello di reddito in linea con la carriera lavorativa, accettando anche livelli di rischio più elevati
Tra i 45 e i 60 anni potrebbero aver sviluppato interessi specifici, essere in grado di dedicare più tempo alle loro finanze o voler partecipare attivamente alle loro decisioni di investimento
Tra i 30 e i 45 anni, invece, le donne inizierebbero a veder crescere il proprio livello di reddito, man mano che intraprendono la propria carriera lavorativa, e registrerebbero conseguentemente un tasso di risparmio medio. È in questa fase, dunque, che inizierebbe la loro vera attività di investimento e, siccome “rivelano un orizzonte temporale di lungo periodo, potrebbero accettare un livello di rischio piuttosto elevato”. Per le donne che desiderano costruire una famiglia, tuttavia, la decisione di prendersi una pausa per la maternità potrebbe interrompere “la progressione dei loro guadagni”. In tal caso, spiega la ricerca, “potrebbe diventare per loro importante focalizzarsi su investimenti che garantiscano rendimenti regolari, al fine di compensare un potenziale declino o un'interruzione dello stipendio per un periodo prolungato”.