Il gruppo francese, che ha presentato oggi la sua agenda strategica per il 2025, conta di incrementare il ritmo di crescita degli utili rispetto al precedente piano a medio termine, portandoli al +3% annuo medio fra il 2021 e il 2025
“Ambitions 2025 punta ad una crescita ambiziosa”, ha commentato Jérôme Grivet, vicedirettore generale di Crédit Agricole incaricato della Gestione, “questa sarà resa possibile dall’accelerazione della nostra trasformazione tecnologica, digitale e umana. A tal fine, stiamo destinando circa venti miliardi di euro di budget a IT e digitale nel periodo, di cui un miliardo dedicato a programmi di investimento per la trasformazione tecnologica”.
C’è anche il potenziamento del wealth management e della bancassurance nei piani per l’Italia di Credit Agricole. Il gruppo francese, che ha presentato oggi la sua agenda strategica per il 2025, conta di incrementare il ritmo di crescita degli utili rispetto al precedente piano a medio termine, portandoli al +3% annuo medio fra il 2021 e il 2025. I ricavi, nello stesso periodo, dovrebbero aumentare del 3,5% annuo, grazie alla crescita “in tutte le linee di business”. Sul fronte della solidità patrimoniale l’obiettivo del gruppo è di raggiungere un Cet1 pari almeno al 17% entro il 2025, un livello molto al di sopra dei requisiti minimi di vigilanza. L’assemblea degli azionisti, infine, sarà chiamata ad approvare un pagamento aggiuntivo da 20 centesimi per azione per il 2023, rispetto al dividendo che nel 2019 non è stato distribuito. L’obiettivo è di pagare i dividendi in cash al 50%.
Secondo gli analisti di Citi le previsioni della banca risultano inferiori in termini di utile rispetto al consenso (6 miliardi di euro contro 6,5 miliardi), benché i livelli di redditività espressi dal Rote risulterebbero superiori (12% contro l’11,5% previsto dagli analisti). La reazione del titolo Credit Agricole quotato a Parigi non è stata delle migliori, arrivando a perdere circa il 2% nei primi minuti della seduta – comunque molto debole, con un Cac 40 in calo dell’1,75% intorno alle ore 13.
La strategia di Credit Agricole Italia
In Italia il tasso di crescita dei ricavi previsto da Credit Agricole si trova in un range superiore rispetto alla media del gruppo e si attesterà fra il 4-5%, con un rapporto costi/ricavi al 61% per quello che è, oggi, il sesto istituto commerciale del Paese.
La strategia italiana metterà l’accento sulla crescita nella digitalizzazione, specializzazione nei settore dei mutui e targettizzazione dei processi, potenziamento dell’Esg. In particolare, “CA Italia consoliderà la sua leadership negli ambiti storicamente di eccellenza come mutui e settore agri-agro, con obiettivo di crescita della quota di mercato di almeno 1 punto percentuale”, si legge in una nota.
Il ramo italiano di Credit Agricole, inoltre, ha annunciato un piano di ricambio generazionale che prevede oltre 1.200 assunzioni, che si focalizzeranno sui “profili tecnici e specialistici a supporto della trasformazione digitale”. Fra le aree innovative che attireranno nuovo sviluppo, infatti, la banca cita, fra le altre cose, “le soluzioni di Intelligenza Artificiale e il “rafforzamento della Cyber security”.
Più wealth management e assicurazioni
“E’ prevista”, come indicato in apertura, “un’accelerazione nei business ad elevato potenziale come Wealth Management e Bancassurance – rafforzando le sinergie con le Società del Gruppo CA in Italia e nel Private Banking”.
Su questo fronte, a livello di gruppo, la controllata Amundi “mira ad ampliare il proprio impegno in materia di investimenti responsabili, rafforzare la sua leadership nella gestione patrimoniale” con “l’ambizione di essere un leader mondiale nella gestione patrimoniale generando valore per tutti i suoi stakeholder”. Indosuez Wealth Management, invece punta a sviluppare “la propria value proposition a favore dei clienti high net-Worth del Gruppo, ma anche dei Family Office e del segmento NextGen1”.
Più in generale, la “banca rafforzerà il supporto nei confronti dei clienti riguardo al loro patrimonio reale, in particolare in termini di immobili e investimenti non quotati, nonché riguardo al loro impegno in termini di responsabilità, con l’ambizione di quintuplicare gli investimenti Esg”.
Sul capitolo assicurazioni, sempre più importante nel business dei gruppi bancari, verranno arricchite le “soluzioni di risparmio, con un’offerta ampliata di investimenti responsabili, una quota unit-linked più elevata coerente con le aspettative dei clienti e un obiettivo di 345 miliardi di euro di volumi, di cui oltre 110 miliardi di euro in unit-linked entro il 2025, con 28 miliardi di euro in unit-linked responsabili certificati”. E’ previsto, poi, il potenziamento dei prodotti dedicati al ramo danni “con l’obiettivo di 2,5 milioni di polizze aggiuntive”.