In seguito alla pandemia l’attenzione dei piccoli risparmiatori verso il trading è aumentata. Ma non è sempre facile trovare un senso strategico a questa attività in un piano a lungo termine
Per capire se e come inserire il trading nel proprio progetto finanziario abbiamo raggiunto il ceo di SoldiExpert Scf, Salvatore Gaziano e il co-fondatore di Consultique Scf, Luca Mainò
Nel mondo degli investimenti, il trading online si è guadagnato la reputazione di un rischioso casinò nel quale le scommesse si moltiplicano con la leva finanziaria e sono incentivate da costi di transazione sempre più bassi. Tutto questo può guadagnarsi comunque un posto all’interno della strategia finanziaria a lungo termine? Può essere d’aiuto a raggiungere determinati obiettivi? Abbiamo chiesto a due protagonisti della consulenza finanziaria indipendente in Italia se il mondo del trading è necessariamente incompatibile con una strategia di risparmio a tutto tondo.
Secondo Luca Mainò, co-fondatore di Consultique Scf, il perimetro per fare trading può comunque essere individuato “fissando un budget preventivo ed individuando quale somma dedicare a questo spazio”, ossia, “facendo risk management sulle proprie finanze”. Questo recinto è importante per arginare anche il profilo emotivo “in caso di esito avverso delle operazioni”. Sui risultati a lungo termine, comunque, i due consulenti concordano. “Vista la complessità della materia”, ha affermato Mainò, “bisogna essere consapevoli che il trading è un’attività che difficilmente sarà persistente nel generare valore”.
Per Gaziano battere il mercato in certi momenti è comunque possibile, ma per dare un senso a lungo termine al trading bisognerebbe riuscirci con costanza. “Pochissimi i gestori professionali al mondo che hanno superato questo banco di prova”, ha dichiarato Gaziano, “figuriamoci fra i trader dove la selezione è spietatissima”. E i pochi che ci riescono, “se ne hanno la stoffa, la preparazione e mentalità”, non dimostrano che il trading sia “un’opportunità per tutti”.
Nonostante ci siano anni “magici”, nei quali i conti dei trader possono ottenere grandi risultati, “un portafoglio investito in modo efficiente e diversificato in azioni, obbligazioni e oro in 50 anni e gestito in modo tranquillo con pochissimi ribilanciamenti annui avrebbe prodotto un rendimento che nemmeno lo zero-virgola-qualcosa dei trader ha realizzato nello stesso periodo”, ha detto il ceo di SoldiExpert, “e questo vale per quasi tutti gli orizzonti temporali superiori all’anno”.
D’altro canto, per alcuni “trader della prima ora” poi approdati alla consulenza non è facile abbandonare l’idea che il trading possa mantenere un suo spazio. Alla fine del confronto con il consulente “alcuni clienti decidono autonomamente di dedicare una piccola parte del proprio patrimonio a questa attività”, ha detto Gaziano, “ma in forma residuale considerandola più un passatempo che una fonte di potenziali profitti”.
“Iniziamo in via prioritaria a pianificare il raggiungimento degli obiettivi di vita per l’investitore e per la sua famiglia, affrontiamo i temi della pianificazione finanziaria, previdenziale, assicurativa, di tutti i componenti: moglie figli ed altri eredi”, ha concluso Mainò, “poi ci può essere spazio anche per un po’ di adrenalina”, se il cliente vuole un “approccio più dinamico”. Il tutto, però, “su piccole componenti di portafoglio (ad esempio su un tema di investimento), in modo da mantenere il timone diritto”.