I paperoni toccano quota 878, per una media di cinque nuovi miliardari alla settimana
Entro il 2025 oltre 10 imprenditori cinesi potrebbero superare la soglia dei 100 miliardi di dollari di patrimonio
Il braccio fintech di Alibaba, Ant Group, ha ottenuto il lascia passare finale della China securities regulatory commission per la doppia Ipo sulle piazze di Shanghai e Hong Kong
Per il terzo anno consecutivo, in particolare, in cima alla classifica si posiziona Jack Ma, co-fondatore di Alibaba, che vanta una fortuna complessiva di 58,8 miliardi di dollari. A sostenere il suo primato hanno contribuito l’Ipo (offerta pubblica iniziale, ndr) di Ant Group e le buone performance registrate da Alibaba, che hanno fatto impennare il suo patrimonio del 45% nonostante abbia accumulato donazioni per 10 miliardi di dollari. Al secondo posto, invece, Pony Ma, co-fondatore di Tencent, che ha visto incrementare la sua ricchezza del 50% a 57,4 miliardi di dollari grazie al business dei giochi della società, all’espansione di WeChat e ai buoni rendimenti di alcuni suoi investimenti. Chiude il podio Zhong Shanshan, il magnate dell’acqua in bottiglia, che raccoglie in pancia 53,7 miliardi di dollari.
Intanto, mentre il braccio fintech di Alibaba che gestisce il servizio Alipay (Ant Group) ha ottenuto il lascia passare finale della China securities regulatory commission per la doppia Ipo che darà vita a una delle più grandi operazioni della storia (secondo alcune indiscrezioni raccolte da Reuters il target di raccolta potrebbe toccare i 35 miliardi di dollari), i mercati cinesi si preparano a chiudere l’anno con i fuochi d’artificio. Stando agli ultimi dati di Refinitiv diffusi da Il Sole 24 Ore, da inizio anno si parla di collocamenti di azioni sui listini di Shanghai e Shenzen per un controvalore di 47,5 miliardi di dollari. E le offerte pubbliche iniziali cinesi, in questo contesto, rappresenterebbero il 27% del totale.