Nei primi 6 mesi del 2019 la raccolta complessiva di Cattolica sale del 10,6% a 3,3 miliardi
Aumentano sia il ramo Vita (+14,8%) che il Danni (+3%)
Il Combined ratio si attesta al 93,4% (+0,8%), nonostante il maggior peso di sinistri da eventi atmosferici
“I risultati che presentiamo oggi confermano la traiettoria di crescita intrapresa con disciplina dal gruppo”, commenta Alberto Minali, amministratore delegato del gruppo. “Arriviamo a metà del piano industriale 2018- 2020 – prosegue – con un risultato operativo che segna un incremento per il sesto trimestre consecutivo, con una raccolta complessiva e un utile che crescono a doppia cifra e con una confermata profittabilità, a dimostrazione delle capacità tecniche e assuntive del gruppo e della forza distributiva tramite le proprie reti agenziali e bancarie. La solidità patrimoniale si attesta a 1,65 volte il requisito regolamentare, in miglioramento rispetto al precedente trimestre”.
Gestione finanziaria e situazione patrimoniale
Il risultato degli investimenti di Cattolica Assicurazioni per i primi sei mesi dell’anno è pari a 252 milioni (258 milioni dello stesso periodo dello scorso anno), in calo per effetto di una discesa di realizzi netti e di un generalizzato calo dei tassi di interesse. Gli investimenti ammontano a 32,648 miliardi. Le riserve tecniche lorde dei rami Danni sono pari a 3,754 miliardi (3,748 miliardi primo semestre 2018) e le riserve dei rami Vita, comprese le passività finanziarie da contratti di investimento, si attestano a 27,188 miliardi (26,503 miliardi primi sei mesi 2018).
I dati al 30 giugno 2019 confermano la solidità patrimoniale, con un patrimonio netto consolidato pari a 2,331 miliardi, in crescita rispetto al 31 dicembre 2018 (2,255 miliardi). L’indice Solvency II del gruppo è pari a 165%.
Prevedibile evoluzione dell’attività
In un mercato assicurativo ancora caratterizzato da un’elevata competitività, da tassi di interesse in deciso ulteriore ribasso e da una significativa volatilità dello spread sui titoli italiani, fatti salvi eventi straordinari, prevediamo per il 2019 un risultato operativo e di utile netto di gruppo in miglioramento rispetto al precedente esercizio, spiega Cattolica.
L’interesse per il ramo Vita di Ubi Banca
“Abbiamo presentato all’inizio di giugno un’offerta non vincolante per il ramo Vita di Ubi, siamo in gara con altri operatori del mercato. Siamo molto interessati ad approfondire questa opportunità di business perché Ubi rappresenta un importante veicolo distributivo”, ha spiegato Minali presentando i risultati semestrali del gruppo. “Contiamo di continuare l’attività con Ubi”, ha continuato l’ad. “Siamo in gara e ci giochiamo le nostre carte al meglio. L’attuale accordo scade il 31 dicembre 2020, quindi noi possiamo contare sull’apporto molto importante di Lombarda Vita, jv che abbiamo con il gruppo Ubi”, ha proseguito Minali.
“La nostra offerta riguarda tutto il perimetro bancassicurativo vita di Ubi, che somma circa 25 miliardi, mentre l’attuale accordo quadra per 8,5 miliardi. Stiamo lavorando per presentare l’offerta vincolante nelle prossime settimane. Tengo a sottolineare che la nostra offerta dovrà essere ben fondata su razionali economici e che dia un utile che sia accrescitivo di valore per il nostro gruppo”, ha concluso Minali.