I ricavi operativi delle big5 italiane hanno subito una contrazione del -4,2% rispetto al primo semestre dello scorso anno
“La pandemia deve spingerci a riflettere sul ruolo delle banche e sulla loro funzione sociale”, spiega Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl
Mps si prepara a 500 uscite su base volontaria entro il prossimo ottobre, a fronte di 250 nuove assunzioni. Tagli in vista anche per Unicredit e Banco Bpm
“I conti presentati dai primi cinque istituti italiani ci dicono che la pandemia non ha scosso il sistema, che anzi ha dimostrato grande resilienza – commenta Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl – Le decisioni prese dalla Bce e dal governo consentono alle banche di assumere un ruolo decisivo per il rilancio dell’economia”. Secondo Colombani, ora è necessario un “salto di qualità”, che preveda una crescita del credito a imprese e famiglie, con “più lavoratori dedicati e adeguatamente qualificati”. “Abbiamo assoluto bisogno di politiche anticicliche del credito, in grado di riattivare gli investimenti. In caso contrario rischieremmo di perdere una parte rilevante del nostro tessuto produttivo e dell’occupazione connessa”, aggiunge. Per Colombani, la pandemia deve “spingerci a riflettere sul ruolo delle banche e sulla loro funzione sociale” ma, affinché ciò avvenga, le “banche devono divenire strumenti di politica pubblica” e la “presenza dello Stato nel sistema bancario non può più essere considerata un tabù”.
Dall’altro lato, alcune banche per raggiungere un Roe (return on equity, misura la redditività del patrimonio netto, ovvero il rendimento del capitale investito nell’azienda dagli azionisti, spiega Borsa Italiana) dell’8% dovranno ridurre i costi mediamente del 15%. “L’errore più grande che possiamo fare è tornare al nostro precedente modello di business; quello che ho imparato è che possiamo fare lo stesso (o anche di più) con molto meno”, aggiungono i ricercatori, riportando le parole del ceo di un’importante banca mondiale.
Intanto, arriva l’accordo tra il gruppo Mps, la Federazione autonoma bancari italiani e altre organizzazioni sindacali su un nuovo pacchetto di esodi agevolati. Si parla di 500 uscite su base volontaria entro il prossimo ottobre, a fronte di 250 nuove assunzioni che, secondo quanto riportato dalla Fabi, scatteranno entro gennaio e andranno in gran parte a rafforzare la rete commerciale. Dopo l’annuncio dello scorso febbraio di 6mila esuberi, Unicredit ha invece contratto i tagli a 5.200 entro il 2023, prevedendo un nuovo assunto ogni due uscite. Infine, lo scorso marzo Banco Bpm ha previsto nel piano industriale 2020-2023 una razionalizzazione dei costi, con la chiusura di 200 filiali (su un totale di 1.727) e 1.100 esuberi pari al 5% della forza lavoro.