Il 60% degli europei intervistati dalla società di consulenza globale, Oliver Wyman, ripone fiducia nelle banche e negli assicuratori tradizionali
“Le banche tradizionali hanno buone possibilità di riconquistare i clienti che sono passati ai neo-provider”, commenta Simon Low, partner e head di Emea
A cercare di fare chiarezza sulla tematica è un sondaggio realizzato dalla società di consulenza globale Oliver Wyman, che ha analizzato le inclinazioni di 5.000 individui provenienti da Regno Unito, Spagna, Francia, Germania e Italia, per valutare la loro fiducia nei confronti degli operatori “storici”.
Quello che è emerso è che l’80% dei clienti italiani sarebbe disposto a rivolgersi nuovamente a una banca tradizionale qualora offrisse delle proposte e dei prezzi simili a una delle rivali neobank, una percentuale superiore alla media europea (66%). A seguire ci sono poi gli inglesi con il 65%, gli spagnoli (62%), i tedeschi (60%) e i francesi (58%). La classifica si inverte nel caso degli assicuratori tradizionali e dei neo-assicuratori, che vedono in tal caso al primo posto gli spagnoli e i francesi con il 66%, seguiti da britannici (62%), tedeschi (56%) e solo infine gli italiani (53%).
“Le banche tradizionali hanno buone possibilità di riconquistare i clienti che sono passati ai neo-provider – commenta Simon Low, partner e head di Emea – Sfruttando gli alti livelli di fiducia dei consumatori, hanno l’opportunità di guadagnare quote di mercato sviluppando la giusta offerta digitale”.
Ma quanto si fidano delle banche tradizionali i clienti italiani?
Nonostante la media europea sia relativamente alta (circa il 60%), lo stesso non lo si può dire degli italiani: solo il 48% degli intervistati dichiara di riporre fiducia nelle banche e negli assicuratori tradizionali. Scala invece la classifica la Germania con il 71%, seguita dal Regno Unito (69%) e dalla Francia (58%).
Nel complesso, le istituzioni finanziarie tradizionali continuano a servire la maggior parte dei clienti, ma il futuro sembra non porre freno alla competizione: se da un lato le neobank continuano a fare scalpore con l’ingente (e crescente) numero di clienti, le insurtech continuano a lanciare sul mercato sempre nuove proposte differenziate.
“Flessibilità, prezzo e rapidità nell’ottenere la copertura assicurativa sono le ragioni principali per cui i clienti prendono in considerazione le nuove proposte di assicurazione digitale e i nostri sondaggi mostrano che molti clienti rimangono sotto-assicurati – commenta in merito Fady Khayatt, insurance partner – Tuttavia, le proposte insurtech fino ad oggi rimangono relativamente di nicchia e gli assicuratori tradizionali sono ben posizionati per fornire nuovi servizi per trattenere e catturare i clienti interessati alle nuove proposte”.