Il 40% dei top manager a riporto dell’amministratore delegato è donna. Si tratta della media più elevata del settore bancario
La quota di promozioni al femminile su base annua risulta pari al 55% mentre quella delle neoassunte negli ultimi 24 mesi al 47%
Banca Ifis fa parte anche di Valore D, associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese
La metodologia
Oggi sono 22 le aziende certificate con il bollino dell’istituto, che riunisce nel proprio comitato scientifico figure di spicco del mondo delle imprese, delle università e della cultura (a partire dalla presidente Paola Corna Pellegrini, ceo di Allianz worldwide partners Italia). Oggetto di valutazione (secondo il “dynamic model gender rating” utilizzato per analizzare lo status della parità di genere nei diversi contesti organizzativi) sono quattro ambiti: l’opportunità di crescita in azienda per le donne, l’equità remunerativa e i processi gestionali HR, le policy per la gestione della gender diversity, e quelle per la tutela della maternità.
I numeri della diversity
Con il 54% della popolazione aziendale al femminile, come anticipato in apertura, Banca Ifis è la prima a ottenere il bollino “rosa” nel settore banking. Il 40% dei top manager a riporto dell’amministratore delegato (nella figura di Frederik Geertman) è donna, la media più elevata del comparto. La quota di promozioni al femminile su base annua risulta pari al 55% mentre quella delle neoassunte negli ultimi 24 mesi al 47%. Sul fronte della governance, il board è composto al 41% da donne. Tra le principali figure al femminile si ricordano la responsabile direzione npl e amministratore delegato di Ifis npl investing (Katia Mariotti), la direttrice generale di Ifis npl servicing (Serena Sollecito), la chief financial officer (Mariacristina Taormina), la responsabile della funzione antiriciclaggio (Giovanna Bazzaro) e della direzione affari legali e societari (Lucia Martinoli) e infine la direttrice della comunicazione, marketing e relazioni esterne (Rosalba Benedetto).
“Banca Ifis è da sempre attenta ai temi di diversity e inclusion”, racconta Geertman. “I nostri numeri, che spiccano rispetto alle medie del settore, sono il risultato di un approccio pluriennale ma anche di numerosi progetti orientati a favorire l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva, dentro e fuori l’azienda. La banca promuove network e iniziative di formazione ed empowerment al femminile e sostiene la flessibilità per coniugare le esigenze di lavoro e della famiglia”, aggiunge, sottolineando come su questo fronte l’istituto continuerà “a investire e a fare concretamente innovazione anche nei prossimi mesi e anni”.
Le iniziative in “rosa”
Dal 2021 Banca Ifis fa parte anche di Valore D, associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. Inoltre, è stata tra le prime a firmare il progetto 4 Weeks 4 Inclusion, evento interaziendale dedicato alle tematiche dell’inclusione che lo scorso anno ha visto la partecipazione di ben 200 imprese. Tra le politiche messe in campo a favore della conciliazione vita-lavoro si segnalano quelle a sostegno della maternità, dei congedi parentali e altre situazioni di difficoltà familiare, tra part-time e lavoro da remoto. Inoltre, l’istituto supporta studi e ricerche di settore oltre che iniziative di formazione per sostenere le giovani impegnate in percorsi di studio Stem (Science, technology, engineering and mathematics). Basti pensare alla partnership siglata con l’associazione Alumni della Scuola Galileiana di studi superiori di Padova, volta all’erogazione di quattro borse di studio.