Il rischio informatico ha macinato posizioni negli anni passati, fino a farsi spazio e classificarsi tra i primi 3 pericoli mondiali per le aziende
Le singole società, e persino interi settori, hanno subito in passato grandi eventi di interruzione dell’attività, ma la pandemia del 2020 ha colpito un’economia moderna globalizzata e interconnessa, per la prima volta
Le singole aziende, e persino interi settori, hanno subito in passato grandi eventi di interruzione dell’attività, ma la pandemia del 2020 ha colpito, per la prima volta, un’economia moderna globalizzata e interconnessa. Il mondo è cambiato radicalmente negli ultimi decenni e questo ha portato ad accumuli di rischi e nuove cause di perdita. La pandemia ha dimostrato quanto sia vulnerabile il mondo a eventi imprevedibili ed estremi e ha evidenziato gli aspetti negativi della produzione globale e delle catene di approvvigionamento. “Quando la spedizione di container è stata effettivamente fermata nella primavera del 2020, con flotte che hanno messo fuori servizio numerose navi in risposta a carenze di capacità, le catene di approvvigionamento globali sono state sotto pressione. Successivamente, i componenti non sono arrivati e la produzione si è arrestata in molte industrie, soprattutto nel settore automobilistico” si legge nel report.
Uno studio di Euler Hermes ha rilevato che quasi tutte (94%) le aziende intervistate hanno segnalato un’interruzione nelle loro catene di approvvigionamento a causa del covid-19, mentre più di un quarto (26%) delle società statunitensi hanno evidenziato “gravi interruzioni” a seguito del pandemia.
Il rischio di interruzione dell’attività è diventata una discussione non solo per i professionisti del rischio, ma anche oggetto nei consigli di amministrazione delle società e mostra la necessità per le aziende di costruire catene di approvvigionamento più resilienti, nonché di trovare nuovi modi per affrontare i rischi non assicurabili.
Covid-19 ricorda che non tutti i pericoli sono assicurabili e che la gestione del rischio e la pianificazione della continuità operativa svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutare le aziende a sopravvivere a eventi estremi.
L’epidemia ha anche dimostrato che l’interruzione dell’attività è altamente correlata a molti dei rischi più preoccupanti per le aziende odierne come le catastrofi naturali, i cambiamenti climatici, i rischi politici, i disordini civili e persino i rapidi cambiamenti nei mercati. “L’interruzione dell’attività è la conseguenza causata dai pericoli”, afferma Philip Beblo, Global practice group Leader utilities & services, It communication di Agcs. “Data la diffusa interruzione causata dal covid-19, non sorprende che questo sia classificato come il rischio più elevato, mentre il cyber era già considerato una delle potenziali cause di interruzione dell’attività”. Una delle grandi lezioni apprese dalla pandemia è che gli eventi estremi di interruzione dell’attività non sono solo teorici, ma una possibilità reale. Pur essendo un rischio noto, la pandemia di coronavirus è stata un evento a sorpresa di portata mondiale.