La Cina apre alle banche Usa

2.4.2020
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La Cina apre la porta ai colossi bancari americani. Goldman Stanley e Morgan Stanley sono già approdati in oriente. Adesso tocca a BlackRock e Neuberger Berman
Era già da tempo che i colossi a stelle e strisce puntavano alla Cina, ma le porte sono sempre rimaste chiuse.
Adesso a distanza di tempo la Cina apre inaspettamente il prpprio mercato finanziario all'estero. che sia una strategia?
La Cina apre ai colossi americani. Dopo aver detto sì la settimana scorsa di Goldman Sachs e Morgan Stanley adesso è la volta di BlackRock e Neuberger Berman. Le due società hanno dunque chiesto di costruire delle società che andranno a gestire e vendere fondi comuni di investimento in Cina. “Siamo convinti che la Cina sia una delle maggiori opportunità per BlackRock nel lungo periodo” dichiara Geraldine Buckingham, responsabile dell'area Asia-Pacifico della banca.
Il colosso americano desiderava già da tempo accedere al mercato del dragone, per poter ampliare la propria attività di gestione patrimoniale. “La Cina sarà una delle maggiori opportunità per BlackRock sia per i gestori patrimoniali che per gli investitori, nonostante l'incertezza dei sistemi globali che stiamo vivendo” sottolinea Larry Frink, presidente e Ceo della banca. Stessa linea di pensiero per Neuberger Berman che ha dichiarato di puntare molto sul mercato cinese, soprattutto nei prossimi anni.
L'annuncio delle due società non è però una sorpresa. Precedentemente le autorità cinesi avevano infatti aperto alla possibilità, ad attori esteri, di richiedere le licenze dei fondi comuni d'investimento. L'obiettivo è quello di rispondere ad una volontà cinese di volere aprire sempre di più il proprio settore finanziario e di vederlo cresce ulteriormente. In questo momento di incertezza economica la mossa cinese non è da sottovalutare. Aprire a colossi esteri è infatti anche una mossa per sottolineare come la Cina sta ripartendo e che la sua finanza continuerà a svilupparsi, nonostante la crisi del coronavirus. Le scelte del dragone consentiranno ai gestori patrimoniali di avere una fetta dei 12.700 miliardi di dollari di attività.
E dopo BlackRock e Neuberger Bergam potrebbe essere anche la volta di altri colossi come Schroders e Fidelity International.
L'annuncio delle due società non è però una sorpresa. Precedentemente le autorità cinesi avevano infatti aperto alla possibilità, ad attori esteri, di richiedere le licenze dei fondi comuni d'investimento. L'obiettivo è quello di rispondere ad una volontà cinese di volere aprire sempre di più il proprio settore finanziario e di vederlo cresce ulteriormente. In questo momento di incertezza economica la mossa cinese non è da sottovalutare. Aprire a colossi esteri è infatti anche una mossa per sottolineare come la Cina sta ripartendo e che la sua finanza continuerà a svilupparsi, nonostante la crisi del coronavirus. Le scelte del dragone consentiranno ai gestori patrimoniali di avere una fetta dei 12.700 miliardi di dollari di attività.
E dopo BlackRock e Neuberger Bergam potrebbe essere anche la volta di altri colossi come Schroders e Fidelity International.