BlackRock punta alla Cina

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Il colosso americano punta al mercato asiatico del risparmio e in particolare alla Cina. L'amministratore delegato, Larry Fink, ha svelato i piani della società agli azionisti

Il futuro di BlackRock è la Cina. La società punta infatti ad acquisire un asset manager cinese. Ci sarebbero trattative per la Cicc fund management

Ad oggi la regione asiatica contribuisce per oltre il 7% ai sei mila miliardi di asset che BlackRock ha in gestione

BlackRock punta ai risparmi cinesi. Il colosso americano si prepara infatti a rilevare la maggioranza di un asset manager cinese. L'amministratore delegato, Larry Fink, ha infatti dichiarato di voler essere uno dei principali gestori patrimoniali della Cina. “L'Asia dovrebbe generare il 50% della crescita degli attivi nell'industria dell'asset management attesa per i prossimi cinque anni, in larga parte per merito della Cina, dove c'è una domanda crescente di soluzioni di investimento più diversificate e più a lungo termine” ha spiegato Fink nella lettera agli azionisti. Nel giro di un paio di anni la Cina sarà il secondo mercato per la gestione del risparmio, subito dopo gli Usa.

E inoltre, da sottolineare come, ad oggi la regione asiatica contribuisce per oltre il 7% ai sei mila miliardi di asset che BlackRock ha in gestione. Questa attenzione per la Cina non è però nuova. Il colosso americano già a fine 2017 aveva infatti mostrato interesse per l'acquisizione di società di gestione del risparmio cinese. Nulla però si era poi concretizzato anche a causa delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Ad inizio anno, con una fase distensiva tra i due paesi, BlackRock ha ripreso in mano i suoi progetti e sarebbe in trattativa per acquisire il 52% della Cicc fund management (filiale di China international capital corps).

Ma non finisce qua perché Fink nella lettera agli azionisti ha anche parlato di Aladdin, una piattaforma tecnologica di gestione del risparmio di proprietà di BlackRock. Al momento ci sono già 75 società di asset management che usano la piattaforma e l'anno scorso ha generato introiti per 785 milioni di dollari.

Il colosso americano ha però piani davvero ambiziosi per Aladdin: “sono fermamente convinto che una delle maggiori opportunità sia rendere Aladdin la lingua universale nella costruzione dei portafogli da parte del wealth management, consulenti finanziari e investitori individuali” conclude Fink.

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