I nati tra il 1981 e il 1996 saranno protagonisti di uno straordinario trasferimento di ricchezza, il più importante della storia
Occorre fin da subito sintonizzarsi sui loro bisogni, attitudini, modalità di relazione e di comunicazione. Il rischio, altrimenti, per consulenti finanziari e banker, è di restare tagliati fuori dal mercato
Il nodo del passaggio generazionale
Occorre fin da subito sintonizzarsi sui loro bisogni, attitudini, modalità di relazione e di comunicazione.
Chi trascura questo segmento di clientela si condanna ad invecchiare insieme ai proprio anziani clienti. Sarà tagliato fuori dal mercato. Perché le statistiche dicono che una percentuale molto elevata dei millennial, tra l’80 e il 90% negli Usa, sceglie un consulente diverso da quello che affiancava i genitori nelle decisioni sulla gestione del patrimonio. L’unica possibilità per restare in partita è capire come farli sedere al proprio tavolo prima che quel passaggio di testimone effettivamente si realizzi.
Il focus dell’evento
E si trovano in una fase della vita che vede moltiplicare i bisogni di tipo finanziario: la casa – e qui emergono nuove esigenze abitative – il mutuo, la famiglia (da proteggere con adeguate coperture assicurative), l’avvio di un progetto imprenditoriale, la gestione dei risparmi, gli investimenti per il futuro.
Investimenti
A tutte queste domande risponderemo durante il nostro Forum digitale: un’occasione di confronto unica, in cui guest speaker internazionali, autorevoli rappresentanti del mondo accademico, operatori di riferimento dell’industria dei servizi dedicati ai grandi patrimoni, manager di alcune tra le più grandi aziende tecnologiche al mondo e consulenti si interrogheranno sul futuro della consulenza patrimoniale.
Un futuro messo alla prova da nuove modalità di relazione e coordinate d’investimento in buona parte inedite, che ruotano attorno a tre dimensioni: digitalizzazione, disintermediazione, sostenibilità.