Eppure pensare al passaggio generazionale è un atto d’amore verso gli altri e verso noi stessi. Vediamo perché.
Per prima cosa è necessario effettuare una ricognizione del nostro patrimonio. Immediatamente ci vengono in mente gli immobili, la ricchezza finanziaria e il valore delle attività imprenditoriali (le aziende) o professionali. Riflettendo un po’ più a lungo ecco emergere una serie di altre cose a cui teniamo particolarmente, sia per il valore tangibile, che per il valore affettivo.
Stilare questa lista ci aiuta a comprendere ciò che abbiamo realizzato nella nostra vita, e quanto di questo condividiamo con i nostri cari. Sarà gratificante scoprire che abbiamo dato vita a parte dei nostri desideri, e realizzare quanto ancora vogliamo e possiamo fare per noi e per i nostri affetti. Un momento di riflessione che può essere fatto a qualunque età.
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Ecco l’atto di amore verso noi stessi: consapevolezza, autogratificazione e stimolo.
Ora diventa naturale pensare a cosa succederebbe se improvvisamente dovesse accaderci qualcosa di irreparabile. Come permettere alle persone a noi care di continuare a vivere con il medesimo tenore di vita? Come garantire ai nostri figli l’opportunità di proseguire gli studi senza problemi finanziari?
Così iniziamo a pensare anche a chi, e come, destinare i nostri beni. Il patrimonio finanziario è facilmente frazionabile, ma quello immobiliare no. Rischiamo così di condannare i nostri eredi ad un possesso condiviso, che spesso diventa fonte di compromessi e conflitti.
Il patrimonio aziendale induce ulteriori riflessioni: chi sarà in grado di portare avanti l’attività che abbiamo creato o fatto crescere con tanto impegno? Come coinvolgere o compensare chi non ne vorrà sapere?
Per non parlare poi della lista degli altri beni. Chi apprezzerà questo o quell’oggetto? Nella nostra mente inizieranno a sovrapporsi oggetti, persone, storie, dubbi e riflessioni.
Probabilmente ci verrà voglia di “ascoltare” meglio quelle persone, per capire se la nostra idea sia corretta, o se possano emergere interessi e desideri che fino ad oggi non avevamo immaginati.
Ecco l’atto d’amore verso gli altri: pre-occuparci di loro con una rinnovata voglia di conoscerli più a fondo.