Ti suggerisco di considerare il testamento non come una lista della spesa
Se hai la fortuna di avere importanti patrimoni e figli e/o nipoti, ti consiglio di regolarne le prospettive con fiducia e lungimiranza
A dirla tutta uno l’avevo trovato, ma volevo andare con mia moglie Federica perché le cose belle mi piace condividerle e prima di tutto farle con lei.
“La musica come la vita, si può fare in un solo modo. Insieme” così diceva proprio Ezio e condivido al 100% la sua convinzione.
Fa riflettere questo fatto: avrei pagato non tanto per vederlo suonare, ma semplicemente per vederlo di persona e magari sentire solo qualche sua parola di saluto al suo pubblico.
Così ho provato fino all’ultimo a trovare i posti, ma senza successo. E credo che lo abbia fatto anche lui fino agli ultimi istanti della sua vita, che ci abbia provato fino alla fine a rimanere con noi ancora un po’.
Infatti anche se colpito da malattie gravi ed a pochi giorni dalla morte, negli ultimi video disponibili su di lui il suo acume e il suo spirito esprimevano tutto eccetto che un uomo rassegnato e triste.
Anzi, Ezio Bosso era un uomo brillante, intelligente e divertente, anche davanti ad un destino già scritto.
E come ti dicevo, non è per la musica che mi ha colpito questa persona, ma per le parole e se ci pensi è molto curioso questo fatto: lui che di lavoro faceva parlare le note verrà ricordato (oltre che per questa sua speciale capacità), anche e soprattutto per ciò che diceva e per la sua storia incredibile.
E dopo i mesi bui del Coronavirus, i suoi insegnamenti sono ancora più forti e imponenti.
Le sue sono parole di bontà, speranza, forza, amicizia, onestà ed unione e chi se ne frega se non ti piace il suo genere di musica: quello passa in secondo piano, perché davanti ad una persona così speciale e sincera, possiamo tutti solo toglierci il cappello.
A lui infatti sono attribuite molte frasi potenti e profonde, ne puoi trovare tantissime anche attraverso Google e non ti nascondo che l’ho fatto anche io, dopo aver saputo che non avrei potuto mai fare una cosa che invece prima o poi avrei voluto fare nella vita, cioè assistere ad un suo concerto.
Ed è proprio vero che quando una cosa non ce l’hai più o non puoi più farla, allora ne capisci meglio il senso, il vero valore e il contenuto.
Beh, io di Ezio Bosso avevo sentito meno note rispetto alle sue parole, ma di lui sono certo che tutti ci ricorderemo per sempre come di un gigante, un maestro non solo d’orchestra.
E tra tutte le sue frasi, io per te scelgo questa: “Il mio progetto sta in quello che lascerò.”
E su queste parole ti invito a riflettere per la tua vita, per quella delle persone a cui tieni, per quello che stai facendo ora ed anche per i tuoi risparmi.
Se hai la fortuna di avere importanti patrimoni e figli e/o nipoti, ti consiglio di regolarne le prospettive con fiducia e lungimiranza in base a quelle di chi spenderà quei soldi, non alle tue!
Magari pensa anche di lasciar scritto un testamento, dove indicherai come e da chi dovranno essere gestiti nel caso della tua prematura dipartita.
E ti suggerisco di considerare il testamento non come una lista della spesa: questo va a quello, quest’altro va a quell’altro e cosi via, ma piuttosto come un sentito messaggio per figli e nipoti.
Come l’indicazione di una strada, un sentiero tracciato con tutte le indicazioni utili per le giuste direzioni, come un saluto amorevole da parte di chi ha voluto loro bene e vuole che il suo ricordo prosegua in terra attraverso quei beni.
Questo non è un invito a pensar negativo o a fare la corsa al testamento, ma è uno spunto di riflessione per ragionare sul futuro in modo sincero e lucido e di conseguenza a disegnare portafogli di investimento che abbiano gli occhi di figli e nipoti (e non di padri o nonni).
Perché è inevitabile che sia così: il tuo ed il mio obiettivo di vita non è quello di essere i più ricchi al cimitero, ma quello di avere avuto il piacere di aver dato qualcosa agli altri, di aver lasciato un ricordo forte e amorevole di ciò che siamo stati.
Come diceva Ezio: “Il mio progetto sta in quello che lascerò.”