Dare autostima e suggerire al top management e ai collaboratori di perseverare
Ma in un mondo che cambia rapidamente è il momento di avere visione e coraggio
La gara parte in salita per i Maverick, i quali vanno sotto anche di 18 punti.
Luka Doncic, viso pulito e modi gentili, in campo è una belva.
Assist, rimbalzi e tanti, tanti punti (43 alla fine) per l’ennesima tripla doppia della stagione. Ad ogni azione un’invenzione, sempre utile per il team. E si va all’overtime.
Quando ormai la serie sembra indirizzata verso la vittoria di L.A., all’ultima azione, sotto di un punto, e a pochissimi secondi dalla fine, il predestinato si fa dare palla e si prende la responsabilità del tiro decisivo.
Step back e tiro a fil di sirena, ben lontano dal canestro e con una pressione folle..tre punti e vittoria! Emozione fortissima e urla di giubilo.
Pochi istanti dopo intervista a bordo campo.
E ti accorgi che questo enorme talento, pieno di coraggio ed ispirazione, ha buone maniere, è calmo, rilassato, sorridente.
Una bellissima pagina di sport.
Quanto è importante l’intraprendenza, il percorrere nuove strade, essere se stessi nella vita e nel lavoro?
Spesso le organizzazioni non premiano il talento, il coraggio, la visione. Le aziende non concepiscono il fallimento e quando si è schiacciati dal giudizio è normale ritirarsi nella propria zona di comfort.
Leggendo lo stupendo libro di Francesca Gino (Harvard University) “Talento ribelle”, apprendo che alcune corporation americane, per stimolare i dirigenti ad osare, festeggiano i progetti falliti organizzando dei party con tutto il team.
Si ride, si scherza, si balla, si brinda.
Qual è il messaggio? Dare autostima e suggerire al top management e ai collaboratori di perseverare. Perchè è attraverso i fallimenti che si realizzano i migliori risultati.
Altro esempio fatto dalla Gino è il curriculum vitae, spesso freddo e pieno di incarichi o titoli mirabolanti. E i flop? Per valorizzarsi, insieme al cv classico non può mancare il cv degli insuccessi.
Ci rende veri, autentici, pronti a rimetterci in gioco per nuove sfide.
In Italia le banche tradizionali e in parte le reti di consulenti finanziari sono realtà ancora troppo legate a schemi e logiche desuete. Ma in un mondo che cambia rapidamente e che sta rivoluzionando il nostro settore, è il momento di avere visione e coraggio. E ciascuno di noi deve prendersi in mano il proprio destino, perchè nulla è impossibile e tutto si può cambiare, se davvero lo desideriamo.
Buttiamoci, osiamo, proponiamo le nostre idee anche (o soprattutto) se appaiono folli. Le migliori storie di business nascono da innovatori, da liberi pensatori.
Nulla è scritto nel mondo dell’advisory, tutto sarà da costruire nei prossimi anni.
Liberiamoci dalla paura e coltiviamo la cultura del fallimento.
“…il coraggio è anche questo. La consapevolezza che l’insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.” Giorgio Faletti