Come pianificare la pensione in 4 passi

ENRICO DE PANDIS
30.5.2023
Tempo di lettura: 3'
Quante volte ti sarai sentito dire che è importante pianificare la pensione e probabilmente avrai anche sottoscritto uno dei tanti fondi pensione che ti hanno proposto. Ma sei sicuro di aver considerato tutti gli aspetti? Oggi ti spiegherò come pianificare correttamente la tua pensione.

Devi sapere che la scelta del prodotto è solo lʼultimo passo da compiere per pianificare la tua pensione, prima di questo è necessario fare una serie di valutazioni che ti permettano di definire correttamente il tuo piano previdenziale.


Analista Previdenziale 


1) ANALISI DELLA SITUAZIONE CONTRIBUTIVA E CALCOLO DEL GAP




Il primo passo consiste nellʼanalisi della situazione contributiva e stima dellʼevoluzione del reddito. 


Quindi si ricostruisce lo storico contributivo, tenendo conto di eventuali cambi di professione o discontinuità lavorativa, potrebbero esserci dei periodi in cui non sono stati versati i contributi.


Oltre a questo bisogna considerare se si è iscritti a più di una cassa previdenziale, come accade per molti liberi professionisti e in questo caso è necessario valutare le varie ipotesi di coordinamento dei contributi. Si tratta della ricongiunzione, la totalizzazione e il cumulo; bisogna poi tener conto degli anni di studi e di servizio militare. 


A questo punto si passa alla stima della pensione pubblica e quindi al calcolo del gap previdenziale, cioè la differenza tra lʼultimo stipendio percepito e lʼimporto della pensione.


Quindi si valutano le diverse opzioni: pensione di vecchiaia, pensione di anzianità, oppure lʼuscita prematura dal mondo del lavoro; ad esempio qualcuno potrebbe voler andare in pensione in età relativamente giovane e quindi non potrà contare sulla pensione pubblica prima di aver raggiunto i requisiti previsti dalla normativa.


E per questo sarà necessario creare una rendita che possa fare da “ponte” tra il pre- pensionamento e lʼaccredito della pensione pubblica.


2) DEFINIZIONE DEL REALE FABBISOGNO DI COPERTURA



Lo step successivo è quello di valutare il reale fabbisogno di copertura, che può differire dal gap previdenziale. 


Devi sapere che un conto è calcolare in maniera “fredda” il gap, un altro è individuare qual è la tua reale esigenza di copertura.


Ad esempio, potresti avere altre fonti di reddito che non producono contributi, come un immobile dato in affitto, oppure potresti dover ricevere dei lasciti ereditari. E potresti ambire ad un particolare tenore di vita in pensione, magari desideri tanto viaggiare per il mondo al posto di riposare nella tranquillità del tuo giardino e questo richiederà un certo ammontare di risparmi.


Infine, i coefficienti di conversione potrebbero cambiare in peggio, quindi potresti aver bisogno di calcolare un margine di sicurezza. 


Queste considerazioni potrebbero portarti da definire un obiettivo previdenziale differente dal gap che hai calcolato.


3) ATTIVAZIONE DEL PIANO PREVIDENZIALE



Solo una volta che sei riuscito a definire quanto è necessario investire nella tua previdenza che puoi passare allʼattivazione del tuo piano previdenziale, che non vuol dire banalmente scegliere tra un fondo pensione ed un altro. 


Anche qui va fatta una valutazione tra le varie forme di previdenza complementare, i vari comparti di investimento, un piano di accumulo tradizionale che in alcuni casi può essere più utile, altri tipi di investimenti e infine valutare anche lʼacquisto di coperture assicurative. Questo dipende da tutta una serie di opportune valutazioni.


Cosa cʼentrano le polizze con la pensione? Te lo spiego subito!


Immagina di aver fatto tutto questo lavoro per assicurarti una pensione serena e poi durante la tua vita lavorativa arriva un evento improvviso che ti costringe a rivedere drasticamente il tuo tenore di vita, ridurre il tuo reddito ed interrompere i versamenti nel tuo piano pensionistico.


Ad esempio, potrebbe capitare un incidente che ti costringa a ritirarti prematuramente dal mondo del lavoro ed a fronte di un misero assegno di invalidità ti ritroveresti con un enorme gap previdenziale da colmare. 


Sarebbe una tragedia, non trovi?


Ed è qui che entrano in gioco le coperture assicurative. E' fondamentale quindi abbandonare la logica di prodotto, per passare ad una logica di bisogno.



“Il mio fondo pensione è il migliore, lʼultimo anno ha reso il 000% e mi fa risparmiare un sacco di tasse”... non è lʼapproccio corretto! 


Prima di tutto serve capire cosa è meglio per te e questo può farlo solo un professionista che ha davvero a cuore i tuoi bisogni e non vuole venderti un prodotto. 


4) GESTIONE DEL MONTANTE



Lʼultima fase della processo di pianificazione previdenziale, non per importanza, è quella della gestione del montante. 


Esatto, una volta sottoscritto il piano pensionistico il lavoro non è finito. 


Eʼ importante monitorarlo e rivederlo periodicamente (all'occorrenza), perché nel tempo potrebbe essere cambiata la normativa, oppure il tuo reddito ed i tuoi obiettivi.


Solo seguendo questo approccio saremo davvero sicuri di avere la situazione sempre sotto controllo ed arrivare alla pensione sereni dal punto di vista finanziario.


"La pensione non si raggiunge, si costruisce! Agisci prima che sia troppo tardi."


IL VALORE AGGIUNTO CHE SOLO UN PROFESSIONISTA PUO' DARTI


Fare da soli queste valutazioni è sicuramente complicato, soprattutto alla luce di un quadro normativo pensionistico in continua evoluzione.


Fortunatamente per te, sarò io a fare il lavoro al posto tuo, grazie alla mia esperienza ultra decennale ed allʼutilizzo di specifici software puntualmente aggiornati con le ultime novità.


Il costo della pianificazione chiaramente dipende dalla mole di lavoro da svolgere ed è tuttavia irrisorio rispetto ai benefici che otterrai con questo tipo di servizio.


E se questo non basta chiediti quanto ti costa non pianificare correttamente la tua pensione, decidere in maniera errata quanto versare nel fondo pensione e ancor di più scegliere il prodotto sbagliato.


Pianificare oggi vuol dire evitare brutte sorprese domani, quando ormai sarà troppo tardi e non ci sarà spazio di manovra.


PERCHE' PUOI FIDARTI DI ME?


Sono consulente finanziario indipendente regolarmente iscritto allʼalbo OCF e dopo aver lavorato per oltre 10 anni per un grosso gruppo bancario, ho scelto di curare esclusivamente gli interessi dei miei clienti.


Per questo offro servizi di consulenza patrimoniale a 360 gradi, trattando investimenti, previdenza, protezione e pianificazione successoria... senza vendere alcun prodotto! 


Se sei interessato a questo tipo di servizio contattami in privato per prenotare un incontro conoscitivo gratuito.


A presto!

Opinione personale dell’autore
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