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Donne ed Etf: c'è anche il clone che guarda al female factor

Titta Ferraro
8.3.2023
Tempo di lettura: 3'
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Uno sguardo alle possibili soluzioni d'investimento per chi vuole posizionarsi sulla tematica gender equality. Oltreoceano quest’anno ha debuttato il primo Etf che investe su società guidate da donne

L’uguaglianza di genere è un traguardo ancora lontano nonostante i progressi degli ultimi anni. Secondo le ultime stime di UN Women, l’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata all'uguaglianza di genere e all'emancipazione delle donne, che a questo ritmo ci vorranno ancora 300 anni per raggiungere la gender equality. Alla vigilia della Giornata Internazionale delle Donne il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto un'azione "collettiva" e "urgente", dall'aumento dell'istruzione, del reddito e dell'occupazione per donne e ragazze, in particolare nei paesi in via di sviluppo del Sud del mondo, insieme alla promozione della partecipazione delle donne alla scienza e alla tecnologia.

Oggi in occasione della Giornata Internazionale della Donna, Borsa Italiana, con le altre 6 borse del gruppo Euronext, dedica il tradizionale suono della campanella ai temi della gender equality e della valorizzazione del talento femminile.     

Il clone che guarda alle società a guida rosa

La strada verso la parità è molto lunga anche in termini di donne al vertice. Solo il 6% circa delle aziende globali ha un amministratore delegato donna stando al rapporto Equileap 2023. Guardando alle società che fanno parte dell’indice S&P 500, solo il 6,3% sono guidate da ceo donne (dati Morningstar Sustainalytics).

Oltreoceano è presente un Etf che permette proprio di investire esclusivamente sulle società con una donna al comando.  

L’Hypatia Women Ceo Etf è stato lanciato a inizio 2023 e mira a investire almeno l'80% delle sue attività in società statunitensi con una ceo donna e fino al 20% in società il cui presidente esecutivo è una donna. L'Etf segue l'Hypatia Women CEO Index, un indice che tiene traccia delle società con amministratori delegati donne e capitalizzazioni di mercato di almeno $ 500 milioni. "La nostra tesi di investimento è che le donne che arrivano in cima alla piramide hanno dovuto superare maggiori ostacoli e, quindi, hanno qualcosa in più rispetto alle loro controparti maschili", ha rimarcato Patricia Lizarraga, managing partner di Hypatia. 

Tra le società comprese nell’Hypatia Women Ceo Etf spiccano i nomi di International SE, Citigroup e Occidental Petroleum.

Alla parità di genere guarda anche BNY Mellon Investment Management, che ha presentato domanda per la quotazione di due Etf che spingono verso l'innovazione e l'emancipazione delle donne, che saranno i primi cloni tematici dell’unità di investimento di Bank of New York Mellon.

In Europa ad oggi sono pochi gli strumenti che permettono di prendere posizione sul tema gender equality. L’UBS Global Gender Equality Ucits Etf è l’unico unico presente su Borsa Italiana e si rifà a un indice che comprende le 100 società leader a livello globale che presentano un forte track record nell’impegno sul fronte diversità di genere e sostenibilità. Tra le società maggiormente rappresentate al suo interno spiccano ABN Amro, Pubblici, Burberry Group e ITV.  Ad oggi, le masse gestite da questo Etf ammontano a 987 milioni di dollari.“A livello globale, le società inserite nel Gender Equality Index hanno migliorato il proprio gender equality score negli ultimi anni, passando dal 66% nel 2022 al 69% quest’anno. Ciò testimonia come l’uguaglianza di genere sia uno dei temi più importanti nell’ambito degli investimenti ESG. Le società che adottano una cultura inclusiva tendono indicativamente a essere più innovative e a offrire un migliore servizio ai clienti, migliorando nel lungo termine la propria competitività sui mercati in cui operano”, commenta Francesco Branda, Head ETF & Index Fund Sales Italy di UBS Asset Management.

Allo stesso sottostante si rifà anche il Lyxor Global Gender Equality Ucits Etf quotato sulle altre principali Borse europee.


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Donne ed Etf 

Ma che rapporto c’è tra donne ed Etf? In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Trade Republic ha analizzato i comportamenti della clientela italiana nel 2022 ed è emerso che le donne tendono a investire per il lungo periodo, operando il 30% meno frequentemente e utilizzando strumenti diversificati come gli ETF il 33% più spesso, dimostrando un approccio meno impulsivo ai movimenti del mercato. Le donne hanno anche mostrato una minore propensione per gli asset più volatili, come le criptovalute. "Attraverso l'ampio utilizzo di prodotti diversificati come gli Etf - rimarca Emanuele Agueci, Regional Manager per Italia, Irlanda e Baltici in Trade Republic - le nostre clienti dimostrano un approccio responsabile e sostenibile alla generazione di ricchezza. Da loro c’è molto da imparare, soprattutto per chi sta investendo i propri risparmi per la prima volta”.

Guardando all’Italia, da un sondaggio condotto da Moneyfarm emerge una forte fiducia delle donne nelle proprie capacità e la loro voglia di indipendenza finanziaria: la stragrande maggioranza delle donne (92%) dice di voler seguire in prima persona i propri risparmi, mentre meno di una donna su dieci delega tale compito ad altri. Tra quelle più “Ingaggiate” ci sono le giovani donne tra i 25 e i 34 anni, a cui la confidenza con la tecnologia dà ampio accesso al dibattito finanziario e agli strumenti di investimento.
Più avanza l’età delle intervistate, più si riducono la padronanza delle nuove tecnologie e l’accesso ai canali di informazione digitali, con un conseguente calo sia delle conoscenze che del livello di interesse per i temi finanziari: la categoria che dichiara di avere il minore interesse e la più scarsa conoscenza è quella delle donne tra i 45 e i 54 anni. Con l’avvicinarsi della pensione, la situazione cambia radicalmente: tra i 55 e i 64 anni tornano a crescere sia l’interesse che le conoscenze in materia finanziaria e si ricorre molto più frequentemente ai consulenti per farsi guidare in questo percorso (nel 61% dei casi contro una media del 49%).

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