Euclidea: in futuro i mercati rifletteranno dimensioni Gdp

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La crescita di un paese è funzione della sua demografia e del reddito pro capite. Quale scenario si prevede per i prossimi dieci anni? Intervista a Stefano Rossi, ceo di Euclidea, secondo il quale – diversamente da quanto accade oggi – in futuro i mercati finanziari rifletteranno le dimensioni del Gdp.

Come crescono i Paesi a livello globale in fatto di capitalizzazione e Gdp?

“La crescita dei Paesi oggi è sotto gli occhi di tutti, alcuni crescono di più e altri crescono di meno. Alcuni sono già arrivati a una probabile fase di rilassamento dopo una forte crescita, come gli Stati Uniti, altri soffrono di poca crescita endemica, come l’Europa e l’Italia in particolare. Abbiamo cercato di vedere cosa succederà nei prossimi dieci anni perché la crescita di un Paese è funzione della sua demografia, quindi dell’evoluzione sociologica, ed è funzione del reddito pro capite. Ma è possibile investire in questa futura crescita? Noi riteniamo di sì. Bisogna andare oltre gli indici di borsa e i benchmark, che riflettono la capitalizzazione delle borse. Se consideriamo il Morgan Stanley World, il famoso indice azionario su cui vengono valutati quasi tutti i fondi globali, ci troviamo automaticamente a essere sovrappesati sugli Stati Uniti e sottopesati, invece, su quei Paesi che a livello di economia cresceranno di più nei prossimi 10 anni. Abbiamo dunque deciso di pesare in modo automatico alcuni di questi Paesi e ribilanciarli in futuro, anche e soprattutto considerando la crescita più veloce che vivranno e che non è ancora riflessa dalle loro borse”.

Quale scenario si prevede per i prossimi dieci anni?

“E’ molto chiaro che già oggi ci siano dei valori molto diversi tra dimensione delle economie e dimensione delle borse. Il caso più eclatante è quello della Cina, che ha una dimensione più grande dell’economia americana. La borsa cinese rappresenta solo il 3%, come capitalizzazione, del Pil cinese. Al contrario, la borsa americana pesa quasi il 200% della dimensione dell’economia, riflettendo la grandissima crescita degli scorsi decenni. Ci sono poi dei Paesi che oggi sono grandi ma diminuiranno di peso nei prossimi anni in funzione di una crescita più bassa. A rivelarlo è stato anche Warren Buffet, non siamo gli unici a sostenere questa importante tesi. Di conseguenza, abbiamo costruito una linea di gestione che permette di investire sul trend demografico e sociologico dei prossimi anni. Il mercato indonesiano, ad esempio, è quasi inesistente dal punto di vista del peso sugli emerging markets, ma l’Indonesia rientrerà nei prossimi dieci anni tra le prime 5-6 economie più grandi del mondo. L’India, invece, è un Paese già molto grande a livello economico oggi, anche in funzione del numero della popolazione. Tuttavia, la borsa riflette delle problematiche di capitalizzazione, e questo crea una discrasia tra i due valori. E’ chiaro che non possiamo sapere come si evolveranno questi pesi in modo preciso nei prossimi anni. Riteniamo soltanto che prima o poi i mercati azionari rifletteranno la dimensione vera delle economie. Di conseguenza, soprattutto per chi è più giovane e investe sui mercati azionari a medio-lungo termine, oggi vale la pena tenere conto di questo sviluppo demografico”.

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