I mega trend dell’investimento, parla Amundi

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Quali sono oggi i mega trend più interessanti? Risponde Paolo Proli, head of retail distribution di Amundi Sgr

Asset class preferite in questo momento?

Le asset class preferite in questo momento non sono moltissime perché abbiamo avuto problematiche di mercato significative. Nella prima parte dell’anno abbiamo perso i rendimenti sulla componente obbligazionaria, invece in questa fase autunnale ci è venuto a mancare proprio qualche rendimento nell’azionario. Indubbiamente è difficile fare asset allocation di breve termine sugli asset class in generale. Abbiamo solo il dollaro che a inizio anno è positivo, con una performance di circa 3.5 punti. Quindi per i nostri colleghi consulenti sicuramente un asset class da preferire in questo momento in portafoglio è quella che ci permette di non rimanere fermi sul ciclo economico attuale, ma di cercare di diversificare maggiormente il portafoglio. Di conseguenza non c’è un’unica asset class, ma probabilmente un concetto di multi-asset da privilegiare nel portafoglio. L’ottica è probabilmente “absolute return”, in modo tale da essere estremamente flessibile a riposizionarsi sul movimento molto significativo sui prezzi, sia sulla componente obbligazionaria che su quella azionaria. Non può però mancare il concetto di utilizzare, più che l’asset allocation geografica, un asset allocation che privilegi i grandi trend di crescita e di cambiamento che in questo momento si possono vedere chiaramente sul mercato.

Quali sono oggi i mega trend più interessanti?

Abbiamo tantissimi trend molto evidenti in questo momento al mercato. Basti pensare ai cambiamenti demografici, l’aumento della popolazione terrestre, saremo quasi 10miliardi di persone nel 2050. Ai cambiamenti climatici e all’attenzione che dobbiamo sempre più avere all’innalzamento delle temperature terrestri e al cambiamento della mitigazione dei cambiamenti climatici. Hanno appena vinto il premio Nobel i due economisti americani – Nordhaus e Romer. Ma abbiamo cambiamenti anche nello shift economico, tra Paesi emergenti e Paesi sviluppati. Oggi, infatti, non sono più gli Stati Uniti a comandare l’egemonia della crescita economica, ma indubbiamente la Cina e, in futuro, l’India stanno primeggiando per quanto riguarda la crescita, il numero delle persone e le dinamiche. E’ ormai in atto anche un cambiamento generazionale epocale. Stiamo passando dall’era dei baby boomer all’era dei millennials. Tutti questi cambiamenti, in un’ottica di disruption dei modelli di business, stanno portando opportunità di investimento. Ci sono fondi di investimento che possono andare ad investire in queste aziende che intercettano il cambiamento dei consumi in maniera molto importante e significativa per i portafogli degli investitori. La stessa Italia è oggi uno Stato estremamente longevo, dove si sta parlando sempre più di invecchiamento della popolazione, dove gli ultra sessantenni diventeranno a breve i 2/3 della popolazione. Pensate che ogni secondo abbiamo 2 sessantenni in più al mondo. Quindi cresce il consumo di una terza età che è molto giovane e che ha un potenziale d’investimento significativo e una longevità sempre più lunga. Ci sono questi trend da poter inserire in un portafoglio perché l’idea è quella di intercettare gli utili delle aziende che oggi intercettano il cambiamento del consumo.

E’ preferibile la strategia sul lungo o sul breve termine?

Proprio anche poter sfruttare questi trend di lungo termine a breve. Direi che si può sempre avere una visione tattica di breve termine, magari soprattutto tra un prodotto globale, piuttosto che di una singola area geografica, ma tenderei a far privilegiare l’accumulo su queste strategie di lungo termine – di trend e mega trend – di capitale fatto nel tempo. Quindi ci possono essere fondi di investimento che accumulano l’esposizione azionaria in 3 o 5 anni di tempo per permettere al cliente quantomeno di abbassare il rischio del famoso “timing di ingresso” su questi mercati azionari per poter avere una volatilità inferiore rispetto al trend atteso sempre molto interessante.

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