Doris: “Raccolte positive anche grazie ai tassi bassi”

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Mifid2, con l’obbligo dell’invio dei rendiconti e l’esplicitazione del prezzo del servizio di consulenza per il cliente, ha già innescato un meccanismo di decremento dei costi. Ma quali sono gli scenari di fine anno per le reti di consulenza? Secondo Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, le prospettive di raccolta sono positive.

Quali sono gli scenari di fine anno per l’industria della consulenza?

“Le raccolte, per quanto riguarda le reti, stanno andando molto bene e, secondo me, continueranno ad andare bene per due ragioni. In primo luogo perché son fatte di veri professionisti preparati; in secondo luogo perché questa situazione di tassi bassi negativi pone in difficoltà il risparmiatore che è abituato a far da sé. Prima era relativamente semplice: compravo un bot, avevo il mio rendimento del 2%, mi accontentavo di poco ed ero tranquillo. Oggi perdo, quindi devo trovare delle alternative non più così banali e semplici. Ecco che la figura del consulente finanziario acquisisce ancora più importanza rispetto al passato. Abbiamo parlato poi di Mifid2. Ai clienti è arrivato questo report con tutti i costi, a cui secondo me si è data troppa enfasi, ci aspettavamo un po’ troppo. C’è da dire che, come effetto positivo, ha già portato a un decremento dei costi per il cliente perché, sapendo di dover inviare questo report, tutte le società e i consulenti finanziari si sono attrezzati per trovare il modo di abbassare il costo totale che il cliente paga. Ma ricordiamoci che il costo dei prodotti include anche il costo di consulenza, quindi non può essere un costo bassissimo, altrimenti non si ha un professionista a disposizione. In più, il cliente retail, che non è l’investitore istituzionale, il fondo, il fondo pensione, ragiona in modo diverso. E’ interessato ai costi, ma ragiona di più sul risultato assoluto che su quanto abbia pagato in termini di costo. Non dimentichiamoci che qui ci sono dei professionisti altamente preparati, che dedicano molto tempo alla clientela. La consulenza ha un costo, altrimenti si può fare per conto proprio, con le piattaforme: i costi sono bassissimi, ma non si ha un professionista a disposizione. E’ una scelta che si deve fare”.

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