Banca Generali, Mossa: “Gli illiquidi sono una priorità”

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Gli illiquidi sono una priorità: dobbiamo riuscire a dare rendimento. A dichiararlo è Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, che spiega cosa succede all’industria negli ultimi mesi dell’anno.

Cosa succede all’industria negli ultimi mesi dell’anno?

“Sicuramente la Mifid non è ancora stata digerita in toto. Sono partiti i primi report sulla trasparenza e ci aspettiamo ancora qualche pressione sul fronte costi, in particolare laddove non c’è un grande contenuto di servizi. In questo, noi abbiamo un posizionamento privilegiato perché da sempre facciamo della cultura del servizio, dell’innovazione e della reazione del cliente il nostro asset fondamentale. Vedo un po’ più in difficoltà le banche tradizionali in questo senso. Oltre al tema della trasparenza dei costi, c’è il tema della consulenza. Quindi l’esplicitazione dei costi sicuramente porterà a un’accelerazione del servizio di consulenza a pagamento. Su questo stiamo facendo molto bene. Noi utilizziamo il contratto di consulenza a pagamento per dare accesso al cliente a un approccio olistico, ovvero per sottoscrivere per la clientela più sofisticata i prodotti illiquidi. In ultimo, è chiaro che fare consulenza vuol dire anche aiutare i clienti a gestire quell’enorme quantità di amministrato che è ancora parte importante dei portafogli dei nostri clienti. Su questo, grazie a un bellissimo progetto fatto con Ubs, crediamo di poter dare un servizio a valore aggiunto attraverso da una parte la robot advisory e dall’altra il nostro team di advisory che sintetizza quanto c’è di meglio sul mercato”.

Su quali asset class Banca Generali ha il faro puntato?

Gli illiquidi sono una priorità perché dobbiamo riuscire a dare rendimento. L’ultima comunicazione dell’Esma ha posto un faro molto forte sulle obbligazioni che consideriamo liquide ma che potrebbero sottintendere un rischio di illiquidità. In questo senso, siccome il prodotto illiquido – il private debt in particolare – continua a offrire un premio per questa illiquidità, credo che sia doveroso da parte nostra per una clientela più sofisticata dare accesso a questa asset class. La Consob potrebbe verificare che le informative al cliente siano chiare, trasparenti, e che il tema della liquidibilità degli asset diventi parte integrante di questi prospetti”.

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